«Palla avvelenata, quattro cantoni E tenere la distanza sarà un gioco»
I consigli della scrittrice Zannoner: «Non lasciamo i nostri figli alla tv»
Scuole e ludoteche chiuse, niente attività sportive, eventi sospesi. Dopo l’entrata in vigore delle misure anti Coronavirus del Governo le giornate sono diventate improvvisamente più lunghe, soprattutto per i bambini: abituati a trascorre metà del tempo in classe e il resto tra mille attività quotidiane, sport, eventi, corsi, sempre insieme ad altri coetanei, ora si trovano a stare per lo più a casa, con genitori, baby sitter o nonni. Cosa fare in questi giorni di pausa in cui la vita che conoscevano sembra sospesa?
«Siamo un popolo di artisti, novellatori, artigiani, riscopriamo la nostra creatività invece di affidarci a cose preconfezionate o alla tecnologia» consiglia Paola Zannogli, ner, scrittrice, specializzata in narrativa per ragazzi.
«Questa è un’emergenza e di solito finita l’emergenza si tende a dimenticare. Ma può essere anche una straordinaria occasione per comprendere la necessità di fare le cose con lentezza, di stare più insieme e di dedicarci all’arte e alla manualità, senza affidarci a cose che ci vengono servite da fuori. In momenti come questo chi scrive e chi fa arte è chiamato a un compito diverso da quello dei medici: attenuare la depressione, la paura, il senso un po’ cupo che c’è in giro soprattutto pensando ai bambini ai ragazzi. Non possiamo lasciarli tutto il giorno davanti alla tv e al cellulare».
Da venerdì sulla sua pagina Facebook Zannoner dà consiuno al giorno, per cominciare a scrivere: comprare un taccuino, quello che piace di più, e annotare sensazioni, emozioni, storie, descrivere quello che si vede intorno, i rumori che si sentono. «Quando la scuola ricomincerà sarebbe bello condividerli: che abbiamo scritto poco o tanto, saranno 10 giorni di sensazioni personali». La pausa forzata può essere l’occasione per riappropriarsi del tempo per ascoltare gli altri e se stessi, riscoprire la gioia di condividere e di fare.
Uno dei consigli che Zannoner da scrittrice (e promotrice da anni del concorso per giovani lettori Libernauta) dà, è affidarsi a un libro. «Leggere insieme è il dono più bello che possiamo fare ai nostri figli: leggere ai più piccoli, e leggere contemporaneamente lo stesso titolo con i più grandi per poi scambiarsi opinioni. Non c’è bambino a cui non piaccia ascoltare storie. E per la prima volta potremmo leggere le fiabe classiche, che si sono perse di vista. Ce ne sono tantissime, potremmo riempire tutta la settimana facilmente».
Un passatempo che non costa nulla: i libri si possono prendere nelle biblioteche che hanno chiuso le sale lettura, ma non i prestiti. Un’ altra attività da fare è costruire insieme. «Oltre a cucinare e preparare piatti si può costruire: con i Lego, con legno, carta, cartone».
E quando ci si stufa di a stare in casa «un’uscita al parco non fa male». Anche qui ci sono indicazioni. «Si possono riscoprire i giochi di una volta: i 4 cantoni, un due tre stella o palla avvelenata, tutti giochi in cui ci si diverte ma ci si tocca poco, si rimane sempre a una certa distanza». spiega la scrittrice.
«Noi siamo italiani siamo famosi per la nostra creatività e per la capacità di uscire delle emergenze con ironia ed estro. Lo abbiamo fatto nei secoli creando l’arte più bella del mondo: facciamo leva anche ora su questo nostro lato per fare in modo che questo non sia solo un momento di sbandamento».
❞ Al parco
Noi siamo italiani, famosi per la nostra creatività e la capacità di usare l’ironia nelle emergenze. Possiamo riscoprire libri classici. E un po’ più di lentezza