Il tram delle imprese, ecco lo studio «Unire l’Osmannoro con Novoli»
Il piano di Confindustria, Confcommercio e Camera di Commercio: 4 km in più e 3 ipotesi
Poco più di quattro chilometri di nuova linea tramviaria, per portare fino a 9 milioni di passeggeri dall’area Novoli-Peretola alla zona industriale dell’Osmannoro (e viceversa), con un costo stimato intorno ai 100 milioni di euro. Sono questi i numeri fondamentali dello studio di prefattibilità realizzato da Aleph e Architecna per Confindustria Firenze, Camera di commercio fiorentina e Confcommercio Firenze, che sarà presentato nei prossimi giorni alle istituzioni locali.
Tre le ipotesi di tracciato sul tavolo, che hanno come punti in comune il passaggio per via Pratese e via Lucchese, col capolinea lato Osmannoro attestato nei pressi dell’Ufficio della Motorizzazione civile. La prima opzione prevede il capolinea lato Peretola in via Santoni, a 30 metri dalla fermata T2 Guidoni che sarebbe collegata con un sovrappasso pedonale. In questo caso si stima un numero di passeggeri fra i 6,3 e i 7,1 milioni all’anno, un tempo medio di percorrenza di 13 minuti, e 1.729 km percorsi in meno con mezzo privato nell’ora di punta, con una diminuzione di 1.479 tonnellate/ anno di CO2. La seconda opzione prevede un capolinea lato Peretola in prossimità della fermata Palazzi Rossi della linea 2, e l’ipotesi di uno scambio intermodale con la linea ferroviaria Firenze-Pisa/Livorno, attraverso la fermata della tramvia Carraia e una eventuale stazione Rfi nelle vicinanze: in questo caso il numero di passeggeri sale a 8-9 milioni l’anno, con un tempo medio di percorrenza di 14 minuti, e 3.763 km in meno con mezzo privato.
La terza opzione, considerata più complessa e costosa, e ancora priva di dettagli sulla fattibilità, prevede a sua volta l’interconnessione tra la nuova linea tramviaria e la linea ferroviaria con la costruzione di una fermata in quota
La spinta
Monsani (Confindustria): «Il futuro non può attendere, le infrastrutture danno una mano allo sviluppo del Paese»
nei pressi del sottopasso ferroviario di viale Guidoni, dove si ipotizza la realizzazione di una stazione Rfi. In tutti e tre i casi sarà possibile anche un futuro prolungamento verso Campi Bisenzio.
A illustrare lo studio, in una conferenza stampa organizzata secondo le nuove misure di sicurezza dettate dall’emergenza Coronavirus, i presidenti di Confindustria (Fabrizio Monsani), Camera di Commercio (Leonardo Bassilichi) e Confcommercio (Aldo Cursano), a dare il segno della volontà di ripartire quando il peggio sarà passato. «Credo sia importante anche pensare che il futuro non può attendere — ha detto Monsani — specialmente se sono le opere infrastrutturali che danno una mano allo sviluppo del territorio e del Paese». Anche Cgil, Cisl e Uil si sono detti favorevoli al prolungamento della tramvia, convinti che «l’area industriale di Osmannoro, come quella di Scandicci, possa e debba essere servita da una vera e propria tramvia».