A rischio c’è il benessere di tutti, facciamo qualcosa di concreto I giornali lancino una raccolta fondi
Gentile direttore, il pericolo costituito dal propagarsi del coronavirus richiede uno sforzo da parte di ciascuno di noi per salvare letteralmente la vita della nostra città. Per vita intendo il livello di benessere raggiunto e che questa epidemia rischia di compromettere. È necessario richiamare una sorta di spirito costituente, ovvero mettere da parte le divisioni ed unirci per fare insieme qualcosa di concreto. Non parlo di politica. Le nostre attività commerciali e imprenditoriali, che sono l’essenza stessa dello stato di benessere, sono seriamente minacciate e già da ora il pericolo si manifesta in chiusure e perdita di posti di lavoro. Nessuno, anche se non direttamente toccato nelle tasche da questa vicenda, può considerarsi estraneo al rischio dell’impoverimento generale. Ecco una proposta; fatevi portavoce, voi e tutte le principali testate giornalistiche locali di una raccolta fondi, sul modello delle raccolte che si fanno nei casi di calamità naturali, a sostegno delle attività che rischiano di chiudere, invitando ciascuno, secondo le proprie possibilità, a un contributo che però non sia solo simbolico. D’accordo, il governo e le istituzioni hanno il dovere di intervenire ma facciamo in modo che vi sia una spinta anche dal basso. Siamo il Paese con il più alto risparmio privato, in questi giorni anche coloro che non hanno contribuito come dovevano al pagamento delle tasse, potrebbero usufruire del servizio sanitario nazionale. Non lamentiamoci sempre dei governi, facciamo qualcosa di concreto!