«La linea? Decido io» Ceccardi candidata, ma con il caso Peretola
La Lega toscana ufficializza l’anti Giani, alleati verso il sì
La notizia era già certa, con polemiche annesse, e adesso è anche ufficiale: il consiglio della Lega toscana ha scelto l’ex sindaca di Cascina e ora eurodeputata Susanna Ceccardi come candidato governatore per sfidare Eugenio Giani, designato dal centrosinistra. Una decisione che passa ora al vaglio del leader Matteo Salvini e degli alleati, che avrebbero già dato un sostanziale via libera, arrivata al termine di una riunione tesa nella quale la neo candidata si è scontrata duramente con alcuni compagni di partito ancora sull’aeroporto di Firenze. «Non si possono costringere il partito e la coalizione ad avere questo atteggiamento su Peretola, non si può essere contro a prescindere» l’ha attaccata il senatore Manuel Vescovi, che già nei giorni scorsi aveva definito folle il no di Ceccardi allo sviluppo dell’aeroporto Vespucci. «Adesso la linea la decido io», ha risposto Ceccardi alzando la voce. L’ex sindaca di Cascina, nello stesso frangente, ha anche annunciato di voler convincere gli alleati a fare della sua posizione la linea ufficiale per la campagna elettorale.
Nonostante le tensioni la candidatura a governatrice della Ceccardi non viene mai messa in discussione, alla fine l’annuncio del commissario regionale del Carroccio Daniele Belotti arriva in diretta Facebook: «Abbiamo votato all’unanimità: proponiamo una candidatura giovane e competente», scandisce il deputato leghista bergamasco con al fianco l’europarlamentare toscana. «È una sfida difficile ma non impossibile. Se fosse impossibile — sono state le prime parole della candidata — si rinuncerebbe in partenza e noi della Lega questo atteggiamento in Toscana non lo abbiamo mai avuto».
La consacrazione della «zarina», un soprannome guadagnato per il suo decisionismo quando era commissaria regionale della Lega (sino all’anno scorso), era nell’aria da giorni. Almeno da quando Salvini aveva perso il braccio di ferro per ottenere una candidatura a presidente per il suo partito in Campania e Puglia, che avrebbe scambiato con gli alleati di Fratelli d’Italia e Forza Italia dando loro la possibilità di scegliere un candidato per la Toscana, dove la sfida al centrosinistra appare molto complicata soprattutto
Dissensi Il vertice leghista ieri si è aperto col rinnovato duello con Vescovi sullo sviluppo di Peretola
alla luce del risultato in Emilia Romagna. Alla fine il Carroccio ha dovuto decidere e ha scelto di fare il nome del suo rappresentante più riconoscibile e più immediatamente spendibile. Ora Ceccardi attende solo l’ultimo via libera da parte del tavolo nazionale del centrodestra, che per i motivi già indicati appare un passaggio quasi scontato. Ciò che invece può creare più di qualche grattacapo al centrodestra è la posizione della Ceccardi contro lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze. Come convincerà il resto degli alleati che si sono detti sempre favorevoli (come FI) e come gestirà il dissenso interno alla Lega che è già palese?