Saranno pronte entro un paio di giorni. A Bivigliano il sindaco dice no all’hotel: «È in centro» Trenta stanze prefabbricate per chi è in isolamento
Sarà pronta tra un paio di giorni l’area di accoglienza per i cittadini in quarantena che la Protezione Civile di Firenze sta allestendo nel parcheggio scambiatore di viale Guidoni, davanti all’aeroporto. Nel «punto di raccolta», l’unico nell’area metropolitana, in queste ore stanno attrezzando 30 stanze prefabbricate con arredi e bagno, più altre 3 per logistica, infermeria e segreteria, per consentire la permanenza dei pazienti per almeno 14 giorni (cui verranno forniti assistenza e cibo dentro i moduli). «In prima istanza era stata fatta una ricognizione delle disponibilità in strutture alberghiere, ma viste le difficoltà che hanno riscontrato in Lombardia ed in altre regioni per il reperimento dei posti — spiega la vice sindaca Cristina Giachi — la Protezione civile fiorentina sta allestendo un’area di accoglienza straordinaria».
L’area di viale Guidoni, che verrà presidiata dalla polizia municipale giorno e notte, senza far entrare o uscire nessuno senza autorizzazione, accoglierà solo positivi non sintomatici, o in via di negativizzazione (ovvero i pazienti senza più sintomi, ma ancora positivi, dimessi dagli ospedali). O anche chi è stato in contatto stretto con positivi e deve fare quarantena precauzionale. «Rispetto alle consuete aree con tende allestite in caso di terremoti o altre calamità — aggiunge Giachi che ha la delega alla Protezione civile — dove le persone sfollate condividono spazi quali mense e servizi sanitari, per questa casistica è stato necessario ricorrere a soluzioni diverse». Palazzo Vecchio ha deciso di allestire i container lontani dalle abitazioni ma raggiungibili attraverso le vie di comunicazione principali.
Il sindaco di Vaglia, Leonardo Borchi, si oppone invece all’apertura di un centro quarantena al Giotto Park Hotel di Bivigliano, un albergo che fino a pochi giorni fa ospitava un Cas di 35 migranti, spostati in altra sede: «Quell’hotel, nel centro del paese, non è idoneo — dice Borchi, che ha scritto alla Prefettura per chiarimenti — Mi avessero interpellato, avrei potuto indicare altre strutture nel mio territorio».
La polemica Borchi: quell’hotel dove c’erano i migranti non va bene. Ho chiesto chiarimenti al Prefetto