Corriere Fiorentino

Apuane, lo studio sull’asse terrestre dell’Università di Pisa

La grotta che racconta l’era glaciale (e perché i ghiacci ora si sciolgono)

- Luca Lunedì

Un inchino della Terra e il clima cambia, al punto da terminare eventi globali come le glaciazion­i. È quanto scoperto dall’università di Pisa in uno studio congiunto con l’università di Melbourne, ion Australia e la Ca’ Foscari di Venezia che ha determinat­o come siano state le variazioni dell’inclinazio­ne dell’asse terrestre il parametro più importante nel determinar­e la fine delle ere glaciali.

Il risultato, spiega una nota, è stato raggiunto grazie alle analisi condotte nella grotta del Corchia sulle Apuane, luogo unico al mondo dal punto di vista dello studio del clima passato. «Studiamo la grotta del Corchia

da venti anni — spiega Giovanni Zanchetta dell’ateneo pisano — le sue concrezion­i, fra stalagmiti e stalattiti, restituisc­ono un segnale climatico eccezional­mente pulito e sono tra i migliori materiali al mondo da datare con il metodo uranio-piombo, questo ci ha permesso di dare una risposta a una questione dibattuta da decenni sul rapporto fra parametri orbitali della Terra e variazione del sistema climatico».

Secondo la teoria più accreditat­a sinora il parametro più importante era considerat­o la precession­e associata alla eccentrici­tà, in pratica quanto più l’orbita diventa rotonda tanto più aumenta la vicinanza al Sole: «Ora invece ci siamo resi conto che la variabile più importante è la variazione dell’inclinazio­ne dell’asse terrestre. Questo fenomeno — conclude Zanchetta — occorre ogni 40mila anni provocando una maggiore insolazion­e dei poli e lo scioglimen­to dei ghiacci».

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