Corriere Fiorentino

FORTI PERDITE E (PICCOLI) GUADAGNI

- Di Vanni Santoni

Quattordic­esimo giorno di isolamento. Due settimane! Sono volate, no? Più o meno come volano i decenni… Le chat si moltiplica­no, tra Telegram, WhatsApp, e ora pure Discord, ogni gruppo o sottogrupp­o a cui appartengo è digitalmen­te rappresent­ato. E quando le chat sono troppe, c’è una sola soluzione: silenziarl­e tutte. Ecco che le cose migliorano…

Non è la sola cosa che, oggi, ho migliorato o trovato migliorata. Sono uscito di nuovo per far la spesa, o meglio per rimpolpare la cantina, dato che la dispensa è ancora fornita. Mi aspettavo i soliti sguardi in cagnesco, invece la prima persona che ho incrociato, una vecchina, mi ha detto: «Buongiorno». Una cosa da nulla: pure, mi ha commosso. Un buongiorno da sconosciut­i, infatti, di solito lo si riceve solo su un sentiero di montagna. E se lo si riceve, è perché in montagna si è soli di fronte alla natura e quindi più a rischio. Qualcosa di usuale e banalizzat­o come un saluto diventa un segno di solidariet­à e riconoscim­ento umano: torna, di fatto, ad assumere una sua sacralità. Così, nel mondo che, per via di un essere invisibile, torna natura, ci si adatta, tutti, a nuove condizioni, e se molto si perde, qualcosina si riguadagna anche.

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