Prato, gioco dell’oca sull’ex ospedale
L’appalto per la demolizione torna alla ditta esclusa. Ma la gru non c’è più
Il gioco dell’oca della burocrazia fa ripartire tutto di nuovo dal via, un anno e mezzo dopo l’affidamento e cinque anni dopo il varo del progetto. Il parco urbano da costruire al posto dell’ex ospedale Misericordia e Dolce doveva esser l’asse portante del futuro urbanistico della città. Tuttavia l’intento è rimasto impigliato nel primo ostacolo, l’abbattimento della vecchia struttura. La lunghissima gara per l’appalto era stata vinta dalla Daf costruzioni di Milano, che aveva persino portato una gigantesca gru in città per cominciare i lavori. Poi è arrivato il primo ricorso della seconda ditta classificata, il controricorso dei primi che hanno fatto slittare l’appalto ai terzi. E infine, anche se sembra incredibile,
un sotto-procedimento imposto dal Consiglio di Stato in una sentenza alla Asl che è proprietaria della struttura. Ieri la decisione dell’azienda sanitaria, che in questo gorgo si fa fatica a qualificare come definitiva: sarà la prima classificata, la Daf costruzioni, a eseguire i lavori. Più volte il sindaco pratese Matteo Biffoni ha espresso il suo «sconcerto per questa vicenda paradigma di come vanno le cose nel nostro Paese». E del resto non è detto che le ditte che si erano posizionate seconda e terza non facciano di nuovo ricorso. Intanto la ditta che ad oggi è vincitrice ha riportato la gigantesca gru in Lombardia appena qualche giorno fa.