Il punto
In Toscana 21 decessi, 10 mila in isolamento A Firenze positivo un vigile urbano
Da alcuni giorni la curva dei contagi da non aumenta più d’inclinazione. Ieri sono stati 238 i nuovi casi, quasi cento in meno rispetto al picco del 20 marzo, quando erano stati 311. E questo malgrado l’aumento rilevanti di tamponi effettuati. In totale, dall’inizio dell’emergenza, i casi sono 2.699. Per la prima volta, smette di correre anche la progressione dei ricoveri in terapia intensiva, ieri solo 6 in più rispetto a lunedì, per un totale di 244. Continua invece immutato, ma non esponenziale, l’aumento dei decessi: 21 quelli notificati ieri. Tornano a salire il numero delle persone in isolamento domiciliare, ieri ben 10.405 tra uomini e donne.
L’aiuto dalla Cina
Oggi pomeriggio, a Malpensa, il governatore Enrico Rossi riceverà l’ambasciatore cinese in Italia, Li Junhua, che portà con sé dalla regione di Fujiuan 14 tra medici e infermieri che per cinque giorni formeranno il personale toscano su come affrontare il coronavirus. L’ambasciatore porterà con sé anche un cospicuo dono in termini di materiale sanitario: 10 ventilatori invasivi, 20 ventilatori non invasivi, 20 monitor, 20.000 mascherine Ffp2, 300.000 mascherine chirurgiche, 3.000 visiere, 3.000 tute di protezione.
Le cliniche private
Se Codacons chiede alla Regione di «requisire i posti letto nel privato», l’Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop) risponde con durezza: «Ci sentiamo offesi, visto il sacrificio che portiamo avanti da settimane», dice Francesco Matera, in riferimento al fatto che le cliniche private, da inizio marzo hanno già messo a disposizione 122 posti letto (9 di terapia intensiva, 11 di sub intensiva, 102 ordinari) per i malati Non Covid che gli ospedali pubblici non riescono più a gestire. Sono spesso gli stessi chirurghi pubblici a operare, per interventi urgenti, i pazienti in 16 cliniche private: urologia, ginecologia, traumatologia, oncologia, chirurgia vascolare, sono le specialità più richieste.
Un vigile positivo a Firenze
L’Asl ha notificato a Palazzo Vecchio la positività al Covid di un agente della Polizia Municipale. Il vigile era assente dal servizio dal 14 marzo e nei giorni scorsi aveva perso entrambi i genitori. È già stata disposta la sanificazione dei locali dove ha lavorato e, in attesa dell’indagine epidemiologica dell’Asl, sono stati messi in quarantena precauzionale i colleghi venuti a stretto contatto con lui.