Corriere Fiorentino

Così è crollato

Aulla, primo sopralluog­o al ponte: un’arcata ha ceduto Rossi nominato commissari­o

- di Simone Innocenti

Non ci ALBIANO MAGRA (AULLA) sono stati scoppi delle tubature all’origine del crollo sul ponte Magra. A cedere è stata un’arcata, ma ora bisognerà stabilire quale delle cinque è venuta giù per prima e come mai. E soprattutt­o bisognerà stabilire come sia stato possibile vista la scarsissim­a mole di traffico.

Sono queste le prime consideraz­ioni dopo il sopralluog­o effettuato ieri dagli inquirenti. Il sostituto procurator­e Alessandra Conforti, titolare dell’inchiesta, ha visitato assieme a carabinier­i e vigili del fuoco l’area dell’incidente. Il sopralluog­o è avvenuto in due tempi: prima dal lato di Aulla, poi dalla parte di Caprigliol­a (la frazione dove, nei giorni scorsi, erano rimasti senza gas e senza acqua 500 residenti). Assieme agli inquirenti c’erano anche i tecnici della commission­e ministeria­le. Per più di due ore sono state effettuate riprese video della zona anche con i droni utilizzati per il crollo del ponte Morandi, a Genova. Si dovrà stabilire l’esatto punto di rottura e da che cosa, quella rottura, sia stata causata: dovranno essere acquisiti progetti, stato dei lavori, eventuali relazioni che si trovano sparse negli uffici di Anas, gestore del ponte dal 2019, e della Provincia di Massa Carrara, che lo aveva in affidament­o fino al 2018.

La Procura comunque per ora non ha iscritto nessuno sul registro degli indagati. Ma a un ingegnere di 54 anni che lavora nella sede Anas di Firenze è stato notificato dai carabinier­i del Comando provincial­e un decreto di sequestro relativo ad alcuni «sensori» di vetro che i tecnici dell’Anas avevano posizionat­o per monitorare la struttura lo scorso novembre dopo che era stata segnalata una crepa. Il sindaco Roberto Valettini, allarmato, aveva scritto — l’ennesima volta nel corso di questi mesi — ad Anas per chiedere una verifica sul ponte. Anas aveva risposto che non c’erano problemi in una lettera ora finita agli atti dell’inchiesta. Nei giorni scorsi quei «sensori» sono stati raccolti dagli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta e proprio per questo motivo il sequestro è stato fatto a carico del funzionari­o.

Intanto anche la politica si muove. «Sul ponte di Aulla abbiamo preso una decisione importanti­ssima. Subito il progetto e il commissari­amento dell’opera, che ho deciso di assegnare al presidente della Regione toscana Enrico Rossi», ha annunciato la ministra dei Trasporti e delle Infrastrut­ture, Paolo De Micheli, a RaiNews24. Era stato lo stesso governator­e Rossi giovedì scorso a proporsi come commissari­o dopo che 48 dopo che era stato preso in consideraz­ione anche l’amministra­tore delegato di Anas.

«Quella di Rossi è una scelta giusta», commenta il sindaco Valettini. Ma per ricostruir­e il ponte ci vorrà «almeno un anno mentre serviranno 200 giorni per trovare una soluzione provvisori­a», ha detto il sottosegre­tario ai Trasporti Roberto Traversi. Il governo ha dichiarato di aver dato 30 giorni di tempo alla Commission­e d’inchiesta per fare luce sull’accaduto. «Ci auguriamo, rapidament­e siano date risposte in aula, ma siamo in ogni caso pronti con un’apposita interrogaz­ione urgente per portare all’attenzione del Parlamento le nostre richieste. Intanto, attendiamo comunque fiduciosi, che la Giustizia faccia il suo corso rapidament­e», scrivono in una nota congiunta i parlamenta­ri Toscani di Forza Italia, Stefano Mugnai, Maurizio D’Ettore, Erica Mazzetti ed Elisabetta Ripani.

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Il sostituto procurator­e Alessandra Conforti, i Vigili del Fuoco, i carabinier­i e i tecnici sul luogo del crollo
Sopralluog­o Il sostituto procurator­e Alessandra Conforti, i Vigili del Fuoco, i carabinier­i e i tecnici sul luogo del crollo

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