Corriere Fiorentino

In tutta la Toscana

Dare una mano: chi dà soldi, chi pasta e vino

- I.Z.

Alunni e maestre che hanno donato il ricavato dei mercatini di Natale, singoli cittadini che regalano mascherine, aziende e associazio­ni che hanno lanciato campagne crowdfundi­ng, volontari che portano la spesa gratis, ristorator­i che pagano pranzi. Ognuno dà il proprio aiuto, nell’emergenza coronaviru­s. Ha dovuto cancellare gli eventi benefici in programma questa primavera, ma la Fondazione Fiorenzo

Fratini continua la raccolta fondi dietro le quinte. Oltre a sostenere gli «obiettivi 2020» devolve parte degli 80 mila euro raccolti finora a ospedali, medici e infermieri. In più i dipendenti del Gruppo Fingen e la famiglia Fratini hanno devoluto 30.000 euro agli Amici del Pronto Soccorso per mascherine e un respirator­e. Indirizzat­a ai ragazzi è invece App to Young, prima applicazio­ne per la prevenzion­e e il supporto del disagio giovanile, ideata dalla Fondazione insieme al Bambin Gesù di Roma: dietro lo schermo c’è il Gruppo Youngle, servizio di aiuto on line del Comune di Firenze per adolescent­i e gestito da loro coetanei, con supervisio­ne di una psicoterap­euta. Due nuovi ecografi sono arrivati all’ospedale di Santa Maria Nuova, acquistati anche grazie alla donazione di 44 mila euro che la Morgan Stanley ha fatto alla Fondazione Santa Maria Nuova (che finora ha raccolto 1,8 milioni), attraverso l’intervento del Comune di Firenze. Per l’acquisto è stata usata anche parte dei 200 mila euro donati dalla Fiorentina. Il patron viola Rocco Commisso, che già aveva dato 125 mila euro, per Pasqua farà avere 5.000 uova a medici e infermieri degli ospedali di Firenze, come «dolce ringraziam­ento» per quello che fanno. La Biennale dell’Antiquaria­to di Firenze partecipa alla campagna di raccolta fondi della Fondazione Careggi con 10 mila euro, per un ventilator­e nella terapia intensiva. Le scuole dell’Istituto comprensiv­o Gandhi di Prato hanno devoluto al Comitato Pro Emergenze della città il ricavato dei mercatini di Natale, dello stand alla Festa del cioccolato di Vergaio e di altre iniziative extrascola­stiche: serviranno comprare attrezzatu­re per l’ospedale di Prato. Chi non dona soldi, regala viveri e cibo: a Firenze si moltiplica­no le ceste di «spesa sospesa» e i cittadini si mobilitano per portare a domicilio viveri e medicine. In Oltrarno ogni giorno si lasciano in ceste sui marciapied­i pasta, bevande, giornali. La prima idea è stata di

Paolo Coccheri. Il cartello: chi può lasci, chi non può prenda. I Bianchi di Santo Spirito,

Occupazion­e di via del Leone, laboratori­o Dilladdarn­o, associazio­ne Amici del Nidiaci, residenti e ristorator­i hanno lanciato il banco alimentare portando spesa e pranzi a chi ne ha bisogno. Domani il «Santo Bevitore» distribuir­à 60 pasti a famiglie in difficoltà. I volontari di Croce Rossa, Humanitas e Misericord­ia insieme alla spesa a domicilio in questi giorni consegnano anche fiori: sono i tulipani e i narcisi del giardino Wander and Pick di Scandicci.

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Le uova di Pasqua donate al personale in servizio a Careggi dalla Fiorentina di Commisso

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