MARCO, PARTITA IVA SENZA ALCUNA FASE 2
Centri estivi, infanzia, edilizia e riapertura a settembre: la Regione stanzierà nuovi fondi
Marco il suo «piano B» se l’era conquistato con passione e fatica: organizzare eventi, nelle piazze, con musica e cibo. Ma il virus ha spazzato via entrate e prospettive di tante partite Iva come lui, che sono senza aiuti.
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Un piano in quattro punti, per far ripartire le attività scolastiche in Toscana. Lo ha presentato ieri in giunta regionale, l’assessore all’Istruzione Cristina Grieco. Si parte dall’estate e dal recupero della perdita di apprendimento causato dalle condizioni didattiche imposte dall’emergenza sanitaria. L’obiettivo è il finanziamento di interventi per consentire l’affidamento di bambini e ragazzi «a soggetti e associazioni che svolgono attività didattiche e ricreative».
A partire da settembre, poi, per favorire l’affidamento alle scuole, anche in orario pomeridiano dei bambini e dei ragazzi di età compresa tra 3 e 19 anni, sarà prevista la realizzazione di attività nelle scuole o in altre strutture educative, ricreative o sportive, utili per l’organizzazione di tutti i servizi. Altro aspetto fondamentale è il distanziamento fisico, che renderà necessari nel periodo estivo interventi «leggeri» di edilizia scolastica in vista della ripresa a settembre, per l’uso di nuovi spazi, o per l’adeguamento di quelli già esistenti. Infine, l’aspetto che preoccupa di più: la ripresa delle attività dei servizi educativi per la prima infanzia che dovrà fare i conti a settembre con un forte ridimensionamento della domanda delle famiglie, gravate da una crisi economica e dell’offerta di comuni e soprattutto dei privati (gravati da mesi di mancata riscossione di tariffe e rette). Sarà pertanto impor
L’assessore regionale all’Istruzione Cristina Grieco tante — si fa notare — «sostenere il sistema educativo regionale dell’infanzia». E per poter realizzare questi interventi, la Regione ha intenzione di investire «risorse importanti e ulteriori rispetto a quelle programmate fino ad oggi, che possono derivare anche da una rimodulazione e riprogrammazione dei Fondi strutturali europei».
La Regione inoltre, fornirà tablet e connessione internet subito, per evitare disparità nella didattica a distanza. Insomma è una sfida importante quella che dovrà portare avanti il Cantiere Scuola (che è composto anche da Ufficio Scolastico Regionale, Anci, Upi, Indire e l’Istituto degli Innocenti). «Non abbiamo ancora soluzioni operative, stiamo procedendo a step», spiega l’assessore Grieco. «La Regione metterà risorse per l’acquisto di strumenti digitali per la didattica a distanza per soddisfare le richieste che le scuole non hanno potuto soddisfare con i fondi statali. Poi con l’ufficio scolastico faremo un monitoraggio per capire se e dove ci sono ragazzi che si sono allontanati dal percorso scolastico, per intervenire subito».
Per quanto riguarda i centri estivi l’idea è di organizzarli «con attività diverse rispetto al passato» e per bambini da zero a 6 anni con laboratori da fare «in piccoli gruppi, all’interno dei nidi, giardini dei nidi o altri spazi, garantendo la priorità, per esempio, alle famiglie in cui lavorano entrambi i genitori».