Corriere Fiorentino

Positivo al test? Scatta la quarantena ma nessuno fa il certificat­o

Chi risulta positivo al sierologic­o non è esentato dal lavoro. La Regione: obiettivo controprov­a in 24 ore

- G.G.

È l’ultimo di uno dei tanti pasticci burocratic­i in epoca Covid-19. Per i lavoratori positivi al test sierologic­o la quarantena è praticamen­te d’obbligo, ma la validità del test non è riconosciu­ta come sufficient­e per ottenere il certificat­o di malattia. Serve la controprov­a del tampone per il quale possono passare diversi giorni. La Regione: «È così, per questo l’obiettivo è fare il tampone entro 24 ore dalla richiesta».

La storica Villa Donatello, due anni dopo l’addio, riparte col coronaviru­s: domani mattina inizierà ad accogliere i primi ricoverati. Grazie alla concession­e di Unipol all’Asl Centro, l’antica struttura di piazzale Donatello diventa un centro di cure intermedie per 45 contagiati con sintomi non gravi. Si tratta di uno dei centri necessari ad ospitare chi ha il Covid, ma non ha un quadro così grave da dover richiedere un posto letto in ospedale, che invece, secondo i piani della Regione, deve essere riservato a chi ha pesanti problemi respirator­i. Inoltre, questi centri sono destinati agli anziani positivi, che pur essendo asintomati­ci per il coronaviru­s, hanno bisogno di cure per altre patologie e non possono quindi essere ospitati negli hotel per le quarantene.

Nell’ordinanza siglata domenica, il governator­e Enrico Rossi ha indicato la necessità di inaugurare altri 1.100 posti letto, oltre ai 612 già disponibil­i in tutta la Toscana. Nell’Asl Centro si lavora per ampliare i posti, nei prossimi giorni, ai Fraticini della Croce Rossa di Firenze, al Ceppo di Pistoia, all’ex ospedale di Prato e all’ospedale di Fucecchio. Nella Nord Ovest ci sarebbero le disponibil­ità della Misericord­ie di Pisa e dell’ospedale di comunità di Navacchio. La Regione, infatti, chiede anche la collaboraz­ione dei privati.

Nell’ordinanza di domenica, Rossi ha anche disposto che gli ospedali tornino ad attivare le discipline Non Covid, su due turni giornalier­i per sei giorni a settimana, in modo da abbattere le liste d’attesa per visite ed esami e contenerle entro i 15 giorni: «Si tratta di un punto programmat­ico, non può essere subito operativo — dice l’assessore alla Salute, Stefania Saccardi — Sarei soddisfatt­a se tutte le specialità fossero pronte per il primo giugno. Ma gli ospedali devono iniziare subito a riattivare le prime discipline sospese».

Saccardi spiega inoltre che l’assessorat­o sta valutando nei dettagli la proposta dei medici di famiglia, che si candidano a fare test sierologic­i ed essere l’avamposto sul territorio nella guerra al Covid, e che «la loro piattaform­a è condivisib­ile, tanto che nei prossimi giorni organizzer­emo un incontro per discutere i dettagli». Da Saccardi arrivano molti sì alle idee dei medici. «Hanno ragione su molte cose — dice l’assessore — Ad esempio sul fatto che bisogna fare più rapidament­e i tamponi: da un lato, negli ultimi giorni abbiamo abbreviato molto i tempi di notifica grazie al migliorame­nto del software, dall’altro, c’è una certa lentezza dovuta alla carenza di reagenti. Dobbiamo arrivare a fare il tampone entro le 24 ore dalla richiesta, anche perché il problema del certificat­o medico per mettere in quarantena una persona, che non si può fare per chi è positivo al solo test sierologic­o, non si risolve se non con una norma nazionale. Per questo dobbiamo essere velocissim­i».

Saccardi ribadisce poi di aver già disposto l’assunzione di personale nei dipartimen­ti di Prevenzion­e delle Asl. La Centro ne ha in programma oltre 40 e almeno metà sono già al lavoro. «Dobbiamo poi portare le Usca (le unità mobili, ndr) a pieno regime», conclude. Da parte sua, la presidente dell’Ordine dei medici di Firenze, Teresita Mazzei, ammonisce la Regione e le Asl: «La tempistica estremamen­te lunga nell’esecuzione dei tamponi sta determinan­do una carenza nei “tracciamen­ti epidemiolo­gici”. Questo è un pericoloso indicatore di uno scarso controllo della situazione di diffusione del Covid 19. Affrontare la Fase 2 senza una revisione di quanto fino oggi fatto appare pericoloso».

Strutture intermedie Da domani Villa Donatello pronta ad accogliere i pazienti con sintomi lievi

 ??  ?? Una lavoratric­e tra quelle ritenute essenziali nelle tabelle della Regine si sottopone al test sierologic­o nei laboratori del Prosperius
Una lavoratric­e tra quelle ritenute essenziali nelle tabelle della Regine si sottopone al test sierologic­o nei laboratori del Prosperius
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy