Corriere Fiorentino

Pronti a cambiare se le auto crescono E per il centro un accordo coi garage

Giorgetti: ieri il 15% in più di mezzi privati, a settembre orari diversific­ati anche per le scuole

- Marzio Fatucchi

Il traffico, privato e sui mezzi pubblici, ieri ha retto. E forse pesa anche l’«effetto ovonda». Quando fu creata ad inizi 2000 la rotonda ovale alla Fortezza, una formidabil­e strozzatur­a del traffico, il primo giorno di temuto caos e panico non ci fu. Il «tappo» arrivò dopo una settimana: perché il primo giorno i fiorentini, di fronte ai rischi, si comportano generalmen­te con precauzion­e. Ma poi torna la normalità. Ieri il traffico ha retto, le auto private sono aumentate a fronte di bus e tram semivuoti, ma senza criticità. I dati però fanno capire che potrebbe non andare sempre così bene. Secondo l’assessore fiorentino alla Mobilità Stefano Giorgetti, «siamo passati dalla settimana scorsa, cioè da un traffico al 35% al 50-60% di ieri rispetto al pre Covid». Ma ieri solo metà di chi poteva è tornato al lavoro, le scuole non riaprirann­o e i negozi sono ancora chiusi: quando lo scenario cambierà, se continuerà la diffidenza verso il trasporto pubblico, le strade reggeranno? «Oltre al trasporto pubblico siamo pronti ad aumentare la mobilità alternativ­a con piste ciclabili. Si va verso una stagione che lo consente, anche oggi (ieri, ndr) c’era tanta gente in bici e a piedi. Poi certo, abbiamo dei piani per i semafori, per gestire il flusso delle auto sulle direttrici principali. Ma insistiamo: non usate l’auto privata, sarebbe insostenib­ile». Dato però che in tanti ancora non si fidano dei mezzi pubblici, Palazzo Vecchio lavora ad un piano «in movimento». Se i passeggeri torneranno quelli di un tempo si potranno aumentare le corse dei bus, fare corsie preferenzi­ali temporanee. «Verifichia­mo, ogni giorno» giura Giorgetti. È quello che vuole fare la Regione, che, come spiega l’assessore Vincenzo Ceccarelli, ha rimodulato in tempo reale ieri il servizio aggiungend­o corse ed è pronta a chiedere una mano a Ncc, pullman e taxi: ieri sui taxi poche corse, ma almeno 3 a tassista rispetto allo zero dei giorni scorsi. «Oggi il trasporto pubblico ha retto, vediamo se ci sarà più capienza sui mezzi il 18 maggio: a settembre ci auguriamo ci sia». Perché è settembre il vero banco di prova, col ritorno delle scuole. Le migliaia di studenti fiorentini entrano in classe in una fascia oraria breve: dalle 8 alle 8,45. «Da qui a settembre, le fasce di ingresso e uscita differenzi­ata diventeran­no fondamenta­li: io le chiederò con forza anche alle scuole» dice Giorgetti. Tre ingressi diversi, dalle 7 alle 9. È il lavoro che dovevano fare anche aziende pubbliche e private. Lo hanno fatto? «Non abbiamo ancora dati, ci sono stati pochi giorni per raccoglier­li: sarà un lavoro che proseguirà tutti questi mesi. E a settembre, secondo me, questi ingressi differenzi­ati dovranno valere per tutti, scuole incluse, pesano molto sul trasporto pubblico e non solo» insiste l’assessore. Per il centro, resta il no all’apertura della Ztl alle auto ma sembra in dirittura d’arrivo l’accordo con i garage privati dentro le mura. Sui parcheggi «andremo avanti con la costruzion­e di quello di viale Guidoni, quello di villa Costanza resterà gratuito. La nostra filosofia è non portare il parcheggio vicino al centro ma creare punti di interscamb­io». Sempre che la gente voglia scendere dall’auto e riprendere il mezzo pubblico: «Tutte cose che monitorere­mo e verificher­emo. Come partiremo subito con le piste ciclabili anche temporanee, come Milano».

Per dare più sicurezza ai passeggeri, ieri Ataf ha annunciato che oltre ai 50 controllor­i a terra arrivano tra 10 e 20 vigilantes sui mezzi. La fase 2 è solo cominciata e la mobilità sembra tutta (o quasi) da ridisegnar­e.

Fronte sicurezza Oltre ai cinquanta controllor­i in servizio a terra arriverann­o tra i dieci e i venti vigilantes a bordo degli autobus di Ataf

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L’assessore fiorentino alla Mobilità Stefano Giorgetti

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