«La scuola torni ad essere una priorità»
Caro direttore, scriviamo a nome di un gruppo di genitori che sta portando avanti da qualche settimana un dibattito sulla questione della riapertura della scuola. Qualche giorno fa abbiamo scritto al sindaco Dario Nardella per invitarlo a proporre sperimentazioni per fare scuola quanto prima in modo sicuro. E abbiamo accolto con entusiasmo il messaggio espresso da alcuni insegnanti dell’Istituto Comprensivo Le Cure, che scrivendo al Presidente del Consiglio hanno insistito sul fatto che la didattica a distanza non può essere la soluzione. Vorremmo fare chiarezza sul pensiero che sta guidando noi e crediamo anche questi insegnanti, perché ci sembra che il tema venga facilmente banalizzato. Non si tratta di trovare «un parcheggio» per i nostri figli per poter tornare al lavoro, anche se chiedere attenzione alle necessità dei genitori lavoratori (e in particolare delle madri) non dovrebbe essere deriso. E non si tratta di trovare soluzioni temporanee come i centri estivi per coprire questo periodo, come invece sembra essere adesso la risposta. Prendiamo ad esempio il sondaggio «Diamo voce ai bambini» a cui hanno risposto 75.000 famiglie, le quali chiedevano risposte sia per la difficoltà di tornare a lavoro sia per la garanzia all’istruzione dei nostri bambini. La risposta è stata incoraggiante: c’è stata la promessa di un piano nazionale infanzia, per la povertà infantile, una proposta per riaperture a piccolo gruppi nei mesi di giugno, il bonus baby sitter che potrebbe essere usato anche per pagare servizi educativi, e infine il congedo parentale che potrebbe essere usato anche a ore. Manca, a nostro avviso, tutta la parte sulla «garanzia all’istruzione», un piano per come si tornerà in classe a settembre. Chiediamo quindi alle nostre istituzioni di dare priorità alla scuola e al diritto dei nostri ragazzi all’istruzione. E se questa priorità viene riconosciuta, chiediamo alle nostre istituzioni di spiegarci perché ci dicono che la scuola riaprirà a settembre e basta. Riapre come? Come prima non si può. Allora come? Perché a settembre? Cosa vi aspettate di diverso rispetto ad ora o a giugno? Cosa state progettando di fare per mettere in sicurezza le strutture visto che dite che non sono adeguate? Se ci sono da fare dei lavori, sarà il caso di cominciare già, o si aspetta settembre anche per quelli? Perché non considerate di usare i mesi estivi per trovare soluzioni alternative che ci aiutino a capire come organizzare la scuola dopo?