Distanza di sicurezza
Il patron viola: «Se la stagione dovesse concludersi prima, per il prossimo anno confermerei Iachini. Il futuro di Chiesa? Dipende tutto da lui. Castrovilli indosserà la numero 10»
Con qualche giorno di ritardo anche per la Fiorentina scatta la fase due. Con il protocollo medico per la ripresa degli allenamenti individuali, pubblicato ieri dal Ministero dello Sport, si riaprono i centri sportivi e anche lo staff viola si prepara ad accogliere i giocatori dopo oltre due mesi di stop.
Prima i test, poi allenamenti singoli sui due campi dietro la Maratona senza bisogno di sfruttare il Franchi. La conferma in un comunicato sul sito ufficiale della Fiorentina nel quale si riepilogano tutte le misure di sicurezza. A partire da domani i calciatori della prima squadra, e i componenti dello staff tecnico e sanitario, si sottoporranno a test sierologico e tampone, mentre da venerdì prenderanno il via ulteriori esami per consentire a chi ne farà richiesta lo svolgimento dell’attività individuale. Per chi è già risultato positivo, come Vlahovic, Cutrone e Pezzella, sono previsti ulteriori accertamenti, mentre Ribery tornerà dalla Germania la settimana prossima per stare in quarantena per 14 giorni. Ogni calciatore dovrà comunicare l’orario dell’arrivo e la porzione di campo dove allenarsi da solo sempre nel rispetto della distanza di almeno due metri e indossando la mascherina nel tragitto dalla macchina al campo. Sarà inoltre vietato l’accesso agli spogliatoi e alla palestra, per questo tutti dovranno indossare i propri indumenti sportivi e si faranno la doccia a casa mentre sarà comunque assicurata la presenza di un presidio medico. Servirà invece attendere il 18 maggio per i primi allenamenti di gruppo, come ha confermato il presidente
Commisso ai microfoni di Radio Bruno: «Abbiamo sempre messo la salute davanti a tutto, ma vogliamo tornare a giocare e concludere questo campionato. Ovviamente mi auguro si possa riprendere l’attività in massima sicurezza e senza influenzare la prossima stagione. Il calcio mi manconfermare ca, non posso vederlo nemmeno in tv, figuratevi quanto mi manchi la mia Fiorentina». Anche se negli Usa lo stato di New York è stato tra i più colpiti il presidente viola non ha perso il suo entusiasmo: «Se — spiega — il campionato non dovesse riprendere la mia intenzione è quella di l’allenatore, ho conosciuto Iachini e merita una chance, quanto a Chiesa ho letto un sacco di fake news. Non è vero che gli abbiamo offerto un maxi ingaggio, la realtà è che dovrà decidere lui, noi non abbiamo posto veti né alla Juve né ad altre squadre interessate, anche all’estero, ovviamente a patto che arrivino i soldi giusti. Ci siamo incontrati prima di Natale, ne parleremo a tempo debito, intanto godiamoci quei giocatori che hanno già scelto Firenze e la Fiorentina come Castrovilli che sarà il nostro numero 10». La sua Mediacom ha retto bene all’urto del Coronavirus, ma è chiaro che la recessione economica rappresenta un rischio da non sottovalutare: «Tra poco — continua Commisso — sarà un anno che sono arrivato a Firenze, da allora abbiamo investito molto nella Fiorentina ma di questi tempi è necessario tenere d’occhio anche i conti del club con i calciatori non abbiamo ancora trovato un accordo sugli stipendi però mi aspetto che facciano la loro parte, sugli eventuali rimborsi agli abbonati stiamo invece studiando varie soluzioni». «So — conclude — che anche Firenze è stata duramente colpita dal virus, per questo vogliamo andare incontro ai nostri tifosi. La mia intenzione è quella di portare più in alto possibile la Fiorentina, ma è necessario che chi vuole investire sia libero di farlo. Ringrazio il sindaco Nardella per le sue parole sul bisogno di una nuova legge sugli stadi».
Da domani gli allenamenti individuali al centro sportivo Rocco: «Finiamo il campionato»