Un attore per amico, poesie al telefono
Da Le Ville di Parigi alla Pergola: i versi come medicina. Alla cornetta anche Lombardi
«Pronto? Che problema ha? Le leggo una poesia». L’ultima trovata in casa Pergola la potremmo definire come l’estrema forma «privata» dello spettacolo dal vivo al tempo del coronavirus. Un «telefono amico con attore» il cui vero titolo è «Consultazioni poetiche» e parte oggi con i giovani allievi della scuola Orazio Costa e della compagnia iNuovi della Pergola, più Maurizio Lombardi, l’unico nome noto del cast, volto apprezzato della serie The Young Pope di Paolo Sorrentino e del Pinocchio di Garrone.
È un progetto europeo nato dal Théâtre de la Ville di Parigi che vede la Pergola come referente unico per tutta Italia: le persone si prenotano su internet (bookeo.com/consultationspoetiques), scelgono data, fascia oraria e lingua. Rispondono a una breve serie di domande. E infine un attore le chiama e «somministra» una poesia come un medico con il paziente. Una «cura dell’anima» da scegliere all’interno di un «Ricettario poetico» costruito dagli attorimedici appositamente istruiti da Emmanuel Demarcy-Mota, direttore del Théâtre de la Ville e ideatore del progetto. I sette attori italiani che offriranno da oggi ogni giorno questo servizio sono, oltre a Lombardi, Giulia Bianchi Weber, Francesco Gori, Carolina Pezzini e, dalla compagnia iNuovi della scuola della Pergola, Maddalena Amorini, Claudia Ludovica Marino e Mattia Braghero. «A Parigi lo fanno da anni — spiega il direttore della Pergola Marco Giorgetti — Io l’ho visto fare in un centro commerciale ed è stato bellissimo: la poesia è curativa, dà conforto, è partecipazione, relazione. Ed è stata un’idea geniale quella di Demarcy-Mota di estenderlo ai tempi che corrono».
Funzionerà, pensa Giorgetti perché, «le persone hanno bisogno di parlare, di rapportarsi, tirar fuori i problemi, ed è bellissimo pensare è che l’unica soluzione a molti loro problemi è la poesia». Tutto rimane privato. Nel rapporto a due, tra il chiamante e l’attore. Non c’è registrazione, nessun video che verrà postato. Nessuna traccia futura, se non nel cuore di chi ci partecipa. Non ha nulla a che vedere con gli spettacoli su Youtube di Firenze Tv. «È qualcosa di molto serio e organizzato a
Maddalena Amorini cui ho aderito con grande entusiasmo – commenta Maurizio Lombardi – Ci hanno selezionato, messi alla prova, istruiti con un corso d’aggiornamento durante questi giorni, per creare un momento empatico unico, un consulto poetico». Niente di strano che una performance d’attore rimanga «privata» perché «per dire una poesia non ci vuole una platea, basta una persona». Ne è convinto Lombardi: «È qualcosa che appartiene al cuore, non da esibire. Al poeta a volte basta se stesso. E per rendere speciale questa cosa sono più che sufficienti due persone». Ognuno di loro ha un’ora a disposizione e tre quattro prenotazioni dal lunedì al sabato, dalle 17 alle 18: «Io li chiamo e gli chiedo cosa gli manca. Per qualcuno è l’amore, per altri la natura. E in quel momento fai un gesto artistico, anche se non ne rimane traccia fuori dalla telefonata». Dieci o venti minuti a telefonata. «Un gesto formidabile. La poesia, come gesto privato, è il più alto che esista». E c’è anche la versione «baby» per la fascia 8-12 anni.