Corriere Fiorentino

Che viola sarà

La nuova maglia e i tanti ricordi di quelle storiche

- di Tommaso Loreto

Quando e come la serie A tornerà in campo ancora non è dato saperlo. E mentre i giocatori viola in questi giorni con la foresteria chiusa si allenano con vestiti propri, il marketing viola è al lavoro per le maglie della prossima stagione. Il club per ora non svela i particolar­i, ma di sicuro il cambio dello sponsor tecnico, come sempre accade in questi casi, porterà nuove idee. L’azienda che legherà il proprio nome alla Fiorentina per le prossime stagioni è infatti la

Robe di Kappa. Manca solo l’annuncio ufficiale, ma l’accordo è stato trovato da tempo, dopo tre stagioni con la francese Le Coq Sportif che aveva optato per uno stile pulito, persino vintage. Una scelta che potrebbe in parte essere confermata dalla nuova azienda. Le novità suggestive potrebbero semmai riguardare la terza maglia che, si mormora, dovrebbe ricordare la bandiera del Patrono di Firenze, San Giovanni Battista, ovvero una croce d’argento, o bianca, su sfondo rosso in onore al vessillo della Repubblica di Firenze degli inizi del XII Secolo. In pratica una versione rinnovata e diversamen­te colorata della maglia già sfoggiata dal Parma in questa stagione, oltre che dal Genoa in qualche trasferta (entrambe le squadre vestono Robe di Kappa). Quanto alla prima e alla seconda maglia l’obiettivo è non appesantir­e troppo la divisa che dovrebbe rimanere semplice, in viola in casa e in bianco fuori, con il simbolo del giglio oltre che il brand dell’azienda e lo sponsor che sarà nuovamente la Mediacom del presidente Commisso. In attesa di scoprire le maglie ufficiali sul web circolano da tempo le ipotesi più disparate, ma senza conferme dall’azienda di abbigliame­nto. Pare però abbandonat­a, invece, l’idea di indossare uno dei quattro colori del Calcio Storico in occasione delle trasferte nonostante le ultime tendenze europee siano sempre più rivolte alla sperimenta­zione. D’altronde i cambiament­i nella storia viola non sempre sono stati apprezzati sul momento anche se, magari, rivalutati in seguito. Di sicuro a fare la fortuna di una maglia, come sa bene chi si occupa di marketing legato al calcio, sono soprattutt­o i risultati del campo. Perché, in fondo, la preferita di ogni tifoso resta sempre quella che è riuscita ad alzare un trofeo. Solo così si può sperare di entrare davvero in questa particolar­e storia.

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Il capitano Pezzella con una delle quattro divise di questa stagione

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