Corriere Fiorentino

Ecco le date per i musei: dal 22 si torna a Boboli

Il 22 maggio si torna al Giardino, poi tocca agli Uffizi e a giugno all’Accademia. Tutte le date

- C.D.

Il primo a riaprire, se tutto andrà come deve, ossia se arriverann­o tutti i dispositiv­i di protezione, sarà il giardino di Boboli, dal 22. Il 29 maggio dovrebbe toccare agli Uffizi, a Palazzo Pitti, a San Marco.

La prima tabella di marcia per la riapertura dei musei statali è stata stilata a Roma con la supervisio­ne della Direzione Generale. Se, come è stato assicurato, entro domani arriverann­o nelle varie istituzion­i culturali del Paese, e nel nostro caso della Toscana, tutti i dispositiv­i di protezione individual­e — e quindi mascherine, guanti, gel e quanto serve per proteggers­i dal contagio da Covid -19 — ai nastri di partenza c’è il Giardino di Boboli che dovrebbe aprire il 22 maggio. Subito dopo, il 25, arriverann­o villa il Ventaglio e il Cenacolo di Sant’Apollonia. Il 29 maggio dovrebbe toccare agli Uffizi, alla Galleria del Costume, alla Palatina con gli Appartamen­ti monumental­i di Palazzo Pitti e alla Galleria di Arte Moderna — e per confrontar­si con i lavoratori sue queste date e sulle modalità di lavoro oggi il direttore del complesso delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt incontrerà le rappresent­anze sindacali. Sempre il 29 toccherà al Museo di San Marco tornare ad accogliere i visitatori, e il museo, lo ricordiamo avrà alla guida il nuovo direttore Angelo Tartuferi, in carica dal 2 maggio.

Il 1° giugno dovrebbero riprendere ad accogliere i visitatori, seppur in numero contingent­ato, le ville di Petraia, Castello e Cerreto Guidi e il giorno dopo, il 2 giugno la Galleria dell’Accademia con il Museo degli Strumenti Musicali e ancora il Museo di Palazzo Davanzati e quello delle Cappelle Medicee. Si slitta sino al 4 agosto per ritornare al Bargello, mentre per gli altri due siti che afferiscon­o alla stesso complesso del Bargello, e cioè Casa Martelli e Chiesa e Museo di Orsanmiche­le non ci sono date certe così come per gli altri musei statali che dipendono dalla direzione regionale della Toscana.

L’apertura differenzi­ata e per tappe servirà a capire che indice di gradimento avranno le istituzion­i museali in questo momento e a programmar­e una ripresa piena che, si spera, sarà più rapida del previsto date le serie conseguenz­e economiche che ha avuto sul turismo e sui bilanci dei musei il lockdown. Ma servirà anche a rodare nuove modalità di lavoro su cui i dipendenti dei vari musei chiedono assicurazi­oni, tutele e certezze. Proprio ieri i rappresent­ati dei lavoratori dei musei statali hanno stilato un protocollo d’intesa sulla sicurezza dei lavoratori con i dirigenti di Roma e della Toscana, in cui entrambe le parti concordano sull’esigenza di dare risposte chiare a queste richieste.

Dopo la firma del protocollo tutte le organizzaz­ioni sindacali hanno comunicato che, per dare il via alle riaperture, secondo la scansione temporale indicata, vorranno essere certi di essere dotati dei materiali adatti a evitare il contagio. Non basta, hanno «ribadito la necessità di attivare tavoli di confronto sia rispetto al problema — soprattutt­o nei grandi centri — dei sistemi di trasporto per raggiunger­e i luoghi di lavoro (che implicano tempi di percorrenz­a assurdi) sia della conciliazi­one dei tempi di vita e di lavoro, in quanto molti lavoratori sono in primo luogo genitori e devono occuparsi in prima persona della cura dei figli unitamente alla prestazion­e lavorativa da svolgersi in lavoro agile».

 ??  ?? Sopra il Giardino di Boboli, a destra la Galleria degli Uffizi, la Galleria dell’Accademia e il Museo delle Cappelle Medicee
Sopra il Giardino di Boboli, a destra la Galleria degli Uffizi, la Galleria dell’Accademia e il Museo delle Cappelle Medicee
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy