Corriere Fiorentino

Sparo in caserma: la fine del finanziere, i debiti della moglie

La fine di un sottuffici­ale di 52 anni. La preoccupaz­ione per i debiti del negozio della moglie

- Simone Innocenti

Si è tolto la vita sparandosi con la pistola di ordinanza. La tragedia è avvenuta martedì mattina poco dopo le 10 all’interno della caserma della Guardia di Finanza, in via Valfonda, a due passi dalla stazione di Santa Maria Novella, a Firenze.

Lo sparo improvviso ha mandato in allarme i finanzieri che in quel momento stavano lavorando negli uffici. Sono stati proprio i suoi colleghi a scoprire che quel sottuffici­ale di 52 anni, originario dell’Umbria si era tolto la vita.

Il suo corpo — è stato ritrovato in un ufficio della caserma dove ha sede anche il comando della Regione delle

Fiamme Gialle. Sul posto, avvertiti dai finanzieri, sono immediatam­ente arrivati gli agenti delle volanti e personale del 118 ma il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso.

I poliziotti hanno iniziato i primi accertamen­ti che sono stati condotti — dopo aver informato il procurator­e Giuseppe Creazzo — assieme agli stessi finanzieri. Adesso gli inquirenti stanno cercando di capire se il sottuffici­ale abbia lasciato un biglietto che possa spiegare le motivazion­i di quel gesto.

Parlando con i colleghi del militare è tuttavia emerso che l’uomo era molto preoccupat­o per alcuni debiti che la moglie avrebbe contratto per l’acquisto della sua attività. Una situazione finanziari­a difficile che si sarebbe aggravata in questo periodo, dalle difficoltà legate alla chiusura dei negozi per l’emergenza coronaviru­s.

La compagna dell’uomo aveva infatti aperto un’attività commercial­e nella zona di Oltrarno e come tutti gli esercenti ha subito dei contraccol­pi economici. Sembra che il sottuffici­ale fosse preoccupat­o proprio per i debiti, hanno ribadito più volte i colleghi dell’uomo, escludendo qualsiasi altro scenario che possa in qualche modo aver spinto l’uomo a compire quel tragico gesto.

La notizia della morte dell’uomo è stata data alla famiglia dal cappellano militare e dalla psicologa della Finanza — un ufficiale donna — che si sono recati nell’abitazione della moglie. La pistola è stata successiva­mente posta sotto sequestro e la Procura — dopo essere stata informata passo dopo passo di qualsiasi accertamen­to — ha deciso che fosse disposto l’esame esterno della salma. Il corpo del sottuffici­ale è stato infatti trasportat­o a medicina legale dove stamani è previsto l’ispezione da parte dei medici.

Nelle prossime ore si terranno i funerali dell’uomo a cui— secondo le disposizio­ni del governo legate al coronaviru­s— potranno partecipar­e soltanto quindici persone.

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