Corriere Fiorentino

«Il plexiglass? Non lo metterò mai I clienti mica vengono per soffrire»

Olmi, titolare della Tana del Pirata a Marina di Castagneto Carducci: «Riapriremo»

- M.D.A.

Torneranno in tavola i famosi «spaghetti esagerati», piatto più ordinato alla Tana del Pirata di Castagneto Carducci, sulla costa degli Etruschi. Parola di Alberto Olmi. «Aspettiamo, speriamo, facciamo piani col senno della peggiore delle ipotesi, per essere preparati a tutto; non vediamo l’ora di riaprire. La stagione è tutta la nostra vita».

Inizia così Alberto Olmi, storico titolare assieme al fratello Mauro, della Tana del Pirata, dal 1970 luogo dallo charme unico ed autentico, cullato tra la dolce campagna di Bolgheri e le onde del Tirreno. Stabilimen­to balnere esclusivo e ristorante, regno delle due «Sandre» le mogli dei fratelli Olmi, segnalato dalle più prestigios­e guide Gourmand. «Sulla spiaggia

— spiega Olmi — non abbiamo ancora potuto metter piede, ma sappiamo che dovremo rinunciare a qualche ombrellone, per rispettare le distanze; ma noi siamo fortunati, abbiamo molto spazio. Non ci preoccupa la sanificazi­one degli ambienti: chi ha sempre lavorato nel pulito sa come si fa. Acqua, candeggina e poche storie. Non abbiamo acquistato nessun macchinari­o strano. Nessuna diavoleria».

«Dobbiamo far capire ai clienti — continua — che qui saranno al sicuro; il virus non si attacca alla sabbia, non nuota in mare e si disperde all’aria aperta. Gli stabilimen­ti balneari potrebbero diventare, banalmente, tra i luoghi più anti Covid del Paese. Mi preoccupa di più la gestione che ci verrà imposta delle spiagge: la misurazion­e della temperatur­a, gli steward a controllar­e le distanze, gli ingressi scaglionat­i, i bambini che potranno muoversi poco. Un regime militarizz­ato da spiaggia che non mi piace».

E sull’ipotesi plexiglass? «Non li metteremo mai tra i tavoli, preferisco un metro in più di distanza. Insomma, al mare e al ristorante ci si viene per rilassarsi, non per soffrire». «Di caparre quest’anno ancora non ne ho ritirate. I nostri clienti sono per il 60% italiani e ne andiamo fieri. Tutti proprietar­i di seconde case che ancora non possono venire in Toscana. Poi c’erano gli stranieri: soggiornav­ano a Bolgheri, giravano per la Toscana e stavano solo poche ore al mare, con ombrelloni affittati giornalmen­te. I clienti ci telefonano per sapere se potranno tornare».

Infine il personale: «Diamo lavoro a 22 persone ogni stagione, partendo da marzo, ma quest’anno non abbiamo potuto chiamarle tutte. Oggi sono in quattro a dare una pulita a cabine e tende. Noi non sappiamo cosa sia il delivery. Chiudiamo a ottobre e riapriamo solo per i clienti estivi. E poi che estate sarebbe se non si potesse cenare sulla terrazza, di fronte al mare a lume di candela, con le stelle e la brezza dell’alta Maremma che ti accarezza?». Più che pirata poeta: Olmi non si perde d’animo e spera in una estate «breve ma intensa».

❞ Sarà una stagione molto breve ma intensa, ne sono sicuro

 ??  ?? Alberto Olmi titolare della Tana del Pirata
Alberto Olmi titolare della Tana del Pirata

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy