Sesto Fiorentino
Cavalli, fumata nera L’azienda conferma i 170 trasferimenti
Fumata nera ieri nell’incontro tra l’azienda Cavalli e sindacati. La griffe ha confermato la decisione di trasferire la sede di Sesto Fiorentino a Milano ed i legali dell’azienda hanno annunciato ufficialmente l’immediata apertura della procedura di trasferimento a partire, presumibilmente, dal primo settembre 2020. Un trasferimento che riguarda 170 lavoratori e che era stato preannunciato a sorpresa a fine aprile . «Ancora una volta non ci è stata data alcuna ragione economica — attaccano Cgil e Cisl — Abbiamo ribadito il no al fatto che lo storico marchio fiorentino lasci il suo territorio. E chiediamo con forza di conoscere il piano industriale». E presto si aprirà il confronto anche con le istituzioni sul nuovo piano industriale della maison la cui proprietà dopo molti passaggi di mano oggi è di un gruppo di Dubai. L’azienda Roberto Cavalli con un comunicato conferma l’avvio della procedura per a «decisione di trasferire le funzioni commerciali ed amministrati ve a Milano con la contestuale chiusura della sede di Osmannoro» e sottolinea: «La società ha anche anticipato che intende garantire a tutti i lavoratori l’applicazione dei trattamenti, dei termini e delle condizioni previste dai contratti, dando integrale continuità a tutti i rapporti di lavoro». Duro il commento del sindaco di Sesto, Lorenzo Falchi: «Quella dell’azienda è una decisione grave che arriva quando ancora siamo in attesa di conoscere il piano industriale che la proprietà si era impegnata a presentare a sindacati e istituzioni. Vogliamo comprendere le reali intenzioni su molti aspetti, tra cui i costi del personale, una cui riduzione già preventivata prefigurerebbe 170 licenziamenti mascherati». E nei prossimi giorni si aprirà il confronto sul nuovo piano industriale.
Le reazioni Il sindaco: «Sono licenziamenti». Le Rsu: «Una scelta grave, nessuna prospettiva»