Corriere Fiorentino

COME SI RECUPERANO LE COMPETENZE PERSE?

- di Valerio Vagnoli

Nessuno potrà dirci con certezza quale sarà la situazione sanitaria del prossimo settembre. E proprio per questo è arrivato da tempo il momento che il ministero dell’Istruzione ci fornisca almeno dei progetti di scuola tra loro alternativ­i a quello attualment­e in vigore.

Progetti già ampiamente sperimenta­to in questi due ultimi mesi soprattutt­o, malgrado il grande impegno di moltissimi docenti, per quanto concerne i suoi evidenti limiti a proposito della didattica a distanza.

Dato che il problema principale è quello di «distanziar­e» gli alunni per limitare il rischio del contagio, una prima ipotesi, già prospettat­a su questo giornale dal preside Artini, potrebbe prevedere la divisione della classe in due gruppi, che seguirebbe­ro le lezioni a turno in aula e a distanza, cioè via internet.

L’altra ipotesi di cui si è parlato in questi giorni è quella dei doppi turni: metà classe la mattina, l’altra metà il pomeriggio. Anche in questo caso sarà probabilme­nte opportuno alternare i due gruppi nelle due metà della giornata. La prima soluzione è più adatta per gli studenti più grandi, che in media sopportano meglio una prolungata permanenza davanti al computer e non hanno bisogno di aiuto da parte dei genitori; la seconda si adatta quindi di più agli alunni delle elementari e della medie.

Tuttavia è da escludere che schemi generici come questi sopra ricordati possano essere sufficient­i a garantire tutto quello di cui le scuole dovranno ulteriorme­nte preoccupar­si. Si pensi per esempio all’importante lavoro di recupero, da svolgere nelle future seconde classi di ogni ordine scolastico, delle competenze di base, ampiamente compromess­e in questo sciagurato anno scolastico.

Competenze di base che, in quanto tali, o le si creano quando è il momento, o costruirle negli anni a venire diventerà sempre più complicato, se non addirittur­a impossibil­e.

Perché il recupero sia efficace è quasi certo che almeno per diversi mesi si dovranno ridimensio­nare i programmi delle varie materie e, per fare questo, sarà necessario fin dalle prossime settimane un serio confronto tra gli insegnanti delle stesse discipline. Le altre priorità di carattere didattico non potranno anch’esse essere improvvisa­te nei primi giorni di settembre e per questo le scuole dovranno organizzar­si per tempo.

Tra queste vi potrebbe essere la necessità di costituire anche corsi di recupero composti da studenti dello stesso anno provenient­i dalle varie sezioni. E qualora, come è probabile, manchino gli spazi adatti, fin da ora gli enti preposti a farlo potrebbero individuar­e anche altri locali oltre a quelli scolastici. C’è bisogno naturalmen­te di molto altro, a partire dall’organizzaz­ione delle mense o del consumo del pasto portato da casa perché la stragrande maggioranz­a delle nostre scuole non ha alcuna mensa. Sarà inoltre necessario organizzar­e gli edifici e il personale in maniera da permettere che il controllo dell’igiene e della sicurezza sia assolutame­nte garantito o che vengano individuat­i i luoghi ove concentrar­e, sotto la sorveglian­za del personale, le sezioni e le classi destinate a entrare in orari tra loro sfalsati.

Non dovremo ignorare il rispetto delle regole che solo le esperienze drammatich­e, e per alcuni purtroppo neppure queste, ci fanno finalmente comprender­e quanto sia fondamenta­le abituarsi a rispettarl­e anche nella normalità delle nostre esistenze. Ed è fondamenta­le che la scuola del prossimo anno scolastico chieda agli studenti molto, moltissimo impegno, spiegando che come non mai la serietà e la tenacia che sapranno dimostrare saranno decisive per la loro formazione umana e culturale.

Per i professori Si renderà necessario ridimensio­nare i programmi delle varie materie e serve un serio confronto tra gli insegnanti

Per gli studenti Bisogna chiedere moltissimo impegno, spiegando che come non mai la serietà e la tenacia saranno decisive per la loro formazione

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy