Corriere Fiorentino

Anno Sanzio Raffaello e le donne: quanti ritratti (e tanti da Firenze)

Una mostra, un libro Pierluigi Panza ha raccontato l’esuberanza amorosa del pittore tra Firenze e Roma E tante sono le donne ritratte nella rassegna a lui dedicata al Quirinale. Con molte opere provenient­i dagli Uffizi

- di Pierluigi Panza

La mostra su Raffaello delle Scuderie del Quirinale è tornata a essere visitabile fino al 30 agosto. Per questa ripartenza abbiamo chiesto a Pierluigi Panza, autore del libro «Un amore di Raffaello», Mondadori, di raccontare il rapporto tra il pittore, Firenze e le opere esposte alle Scuderie del Quirinale

Con oltre duecento opere, tra le quali 120 di Raffaello, la mostra realizzata alle Scuderie del Quirinale (curata da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi) rappresent­a la maggiore rassegna sul maestro di Urbino, con capolavori provenient­i dalle più importanti collezioni italiane e straniere ma, soprattutt­o, da Firenze. «La mostra Raffaello 1520 – 1483 offre la possibilit­à di ammirare una concentraz­ione di opere del Maestro nello stesso contesto come mai era stato possibile fino ad oggi — spiega il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt — Ogni sforzo per garantire al maggior numero di persone possibile di godere di tale meraviglia è doveroso: le Gallerie sono dunque liete di prolungare il loro prestito a questa mostra per tutto il tempo che sarà necessario».

Causa Covid, infatti, la mostra ha riaperto il 2 giugno (giorno in cui era prevista la chiusura) e si estenderà fino al 30 agosto. Il contributo di Firenze è così rilevante che, a tratti, sembrerà d’essere agli Uffizi: da Firenze si contano una decina di quadri, quasi 40 disegni e alcuni marmi per una cinquantin­a di opere. Tra i disegni dal Gabinetto degli Uffizi ci sono quelli architetto­nici di Antonio da Sangallo (che lavorò con Raffaello a Villa Madama), di Baldassarr­e Peruzzi, Bramante, Giulio Romano e importanti studi dello stesso maestro (quelli per la Sacra Famiglia di Francesco I), il Busto di giovane donna velata e altri. Ci sono una decina di quadri, tra i quali i ritratti di papa Leone X, del Cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena, di Tommaso Inghirami e della donna detta La Velata (datata, forse in anticipo, al 1512-1513). Questi ritratti danno un volto ai protagonis­ti delle vicende (anche amorose) del Raffaello romano, che ho ricostruit­o anche nel libo Un amore di Raffaello (Mondadori). Durante il periodo fiorentino, Raffaello — racconta Vasari — si servì di molte conquiste femminili per dipingere alcune celebri Madonne (come la Madonna del cardellino, la Madonna del Belvedere…) e dipinse donne dal vero, come Maddalena Doni, moglie del mercante Agnolo, committent­e anche del Tondo Doni del rivale Michelange­lo. Tra le muse-modelle del tempo, ad esempio, compare fin dalla Pala Baglioni Giulia Farnese detta Giulia la Bella, forse la ritratta

anche nella Dama col liocorno (con i capelli tinti di biondo come di moda) e nella parte inferiore della Trasfigura­zione.

Ma sarà nella Roma di Leone X, documentat­a dai quadri in mostra provenient­i dagli Uffizi, che Raffaello diventerà — oltreché pittor divino e chiamato Santo — anche la «persona molto amorosa, affezziona­ta alle donne e di continuo presto a i servigi loro» raccontata da quel toscanacci­o del Vasari. Basti pensare che Raffaello aveva siglato un contratto di matrimonio

Pierluigi Panza Un amore di Raffaello, (Mondadori, pp.206, euro 17,50, foto sopra) è uscito nell’anno dedicato alle commemoraz­ioni del divin pittore a 500 anni dalla sua morte e pressoché in contempora­nea alla mostra a lui dedicata e allestita alle Scuderie del Quirinale

mostra Raffaello 1520-1483 riaperta il 2 giugno alle

Scuderie del Quirinale, a Roma, è stata

prorogata fino al 30 agosto 2020 Orario prolungato tutti i giorni dalle 9 alle 22, necessaria la

prenotazio­ne per sposare la nipote del cardinale Bibbiena (numero uno del Vaticano), lo aveva comunicato via lettera allo zio Simone ma poi, conosciuta la modella chiamata Fornarina e con lei anche molte altre, fece di tutto per disattende­re la promessa. Persino dichiarand­osi interessat­o a vestire la porpora cardinaliz­ia, ovvero a comprarla. Se negli anni fiorentini la sua attenzione oscilla tra mogli dei mercanti e popolane, a Roma Raffaello fa conoscenza delle ricche cortigiane che pure immortala negli affreschi della Farnesina, come la Divina Imperia e Francesca Ordeaschi, già passata da prostituta veneziana a moglie del banchiere Agostino Chigi.

La vita di Raffaello, che mostra e libri ci invitano adesso a (ri)scoprire a cinquecent­o anni dalla morte — avvenuta Venerdì Santo 6 aprile 1520 —, si basa sui pochi documenti che abbiamo ma dai quali si può ricavare una vicenda umana più movimentat­a e interessan­te di quello che registraro­no i primi biografi, da Comolli a Cavalcasel­le e Passavant, riavvicina­ndoci alle intuizioni del Vasari. Che Raffaello morì per consunzion­e amorosa non è certo. Tuttavia, tra Sanzio il Santo, Raffaello nuovo Cristo e il frequentat­ore di cortigiane e modelle nella Roma di Leone X non c’è la discontinu­ità che ci vedremmo oggi. Nelle feste galanti di allora si recitavano commedie del cardinal Bibbiena che invitavano gli uomini «a farsi donne». Il Papa passava il tempo a cacciare, Raffaello a farsi contendere dalle donne e da nobili committent­i, il cardinale a farsi costruire gabinetti segreti e i pittori aiuti di Raffaello a ritrarre le modelle nude e in pose erotiche, come la raccolta di stampe «I modi» dei due allievi Giulio Romano e Marcantoni­o Raimondi dimostra. Una vita «santa» ma molto allegra.

 ??  ??
 ??  ?? Capolavoro
«La velata» di Raffaello ora esposta alle Scuderie del Quirinale fa parte della collezione della Galleria Palatina a Firenze
Capolavoro «La velata» di Raffaello ora esposta alle Scuderie del Quirinale fa parte della collezione della Galleria Palatina a Firenze
 ??  ?? Il legame coi Medici
Il «Ritratto di Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi» fu commission­ato a Raffaello dal papa Medici per le nozze del nipote Lorenzo duca di Urbino con Madeleine de La Tour d’Auvergne
Da sapere
Il legame coi Medici Il «Ritratto di Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi» fu commission­ato a Raffaello dal papa Medici per le nozze del nipote Lorenzo duca di Urbino con Madeleine de La Tour d’Auvergne Da sapere
 ??  ?? Si vedeva così «L’Autoritrat­to» di Raffaello Sanzio, databile al 1504-1506 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze è ora esposto alla mostra alle Scuderie del Quirinale
● La
Si vedeva così «L’Autoritrat­to» di Raffaello Sanzio, databile al 1504-1506 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze è ora esposto alla mostra alle Scuderie del Quirinale ● La
 ??  ?? ●

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy