ORA C’È IL DERBY COMMISSO-CARRAI
Il sindaco Nardella si è arreso all’evidenza dei fatti e ha messo una pietra tombale sull’idea di far nascere il nuovo stadio di Firenze nell’aerea Mercafir a Novoli. Dieci anni buttati per un progetto su cui il Comune da una parte e i fratelli Della Valle hanno giocato una partita piena zeppa di incognite, e quindi anche di sospetti. Non poteva che essere così, forse, visto che tutto si basava sul trasferimento del mercato ortofrutticolo. Un po’ più in là, sì, ma con costi molto alti e ostacoli procedurali ancora più alti. Ora ci ha pensato il nuovo presidente della Fiorentina a dire stop. Per Rocco Commisso il prezzo dell’operazione Mercafir era troppo elevato, mentre continuavano a non esserci sicurezze sui tempi della realizzazione. Punto e a capo. Commisso si è lasciato aperte tre strade: il Franchi radicalmente adeguato alle esigenze di una grande squadra oppure, considerata l’opposizione del soprintendente Pessina a qualsiasi intervento sulle architetture portanti dell’opera del Nervi, uno stadio nuovo di zecca a Campi. La terza via è l’addio a Firenze per l’impossibilità di investirci. Sull’ipotesi Campi ieri il sindaco ha abbandonato i toni belligeranti per imboccare la via della diplomazia, ma difficilmente può trattarsi di un ripensamento: per Nardella la Fiorentina deve giocare in uno stadio che stia dentro i confini (angusti) del Comune di Firenze. In suo soccorso è intervenuta a più riprese Toscana Aeroporti, la società che gestisce Peretola, secondo la quale la costruzione dello stadio a Campi contrasterebbe irrimediabilmente con la nuova pista del Vespucci, parallela all’autostrada. Un garbuglio che non consente di fare alcuna previsione. Di certo si può dire che dopo il fallimento dello sviluppo a nord-ovest la città ha perso il bandolo del suo sviluppo urbanistico e non l’ha più ritrovato. Significa navigare a vista, tra una scelta amministrativa e l’altra, senza avere un disegno unico di riferimento. L’effetto in quest’ultimo caso è paradossale: il presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai, e Commisso rappresentano le uniche due vere opportunità di sviluppo di Firenze, con due opere strategiche per la città. Per Peretola ballano circa 400 milioni (di cui 150 di aiuti pubblici), per il nuovo stadio 300. Ebbene, siamo riusciti nell’impresa di mettere Toscana Aeroporti e Fiorentina una contro l’altra, su uno stesso spazio di gioco. Sono i derby che più sono in voga da queste parti. Non si giocano con il pallone. Ma con la palla. Avvelenata, naturalmente.