Corriere Fiorentino

«L’Università è confronto dal vivo»: Dei riporta le lezioni in aula

Il piano per settembre: turni e presenze ridotte fino al 40%. «Non diventerem­o telematici»

- Ivana Zuliani

«L’Università è presenza, socializza­zione, scambio e dialogo de visu. Non vogliamo diventare un’Università telematica».

Le parole del rettore Luigi Dei annunciano la ripresa delle lezioni in aula all’Ateneo di Firenze, da settembre. Gli organi universita­ri hanno varato un piano per consentire il ritorno di studenti e docenti. «Andiamo in strada, dal parrucchie­re, al ristorante, le distanze di sicurezza le conosciamo, anche l’Università deve far rivivere i suoi luoghi» dice Dei. Le lezioni saranno svolte in aula (secondo l’orario previsto dal calendario didattico e con un numero di persone in base alla capienza e alle regole che saranno vigenti in autunno), ma tutte saranno registrate, fruibili in videoconfe­renza e messe on line, per garantire il diritto allo studio anche a chi non potrà seguirle dal vivo, per motivi di salute, economici o altro. Mascherina altrettant­e nel pomeriggio, spalmando gli studenti. I tecnici dell’Università studierann­o anche la capienza di stanze studio, spazi comuni, biblioteca (il cui prestito è già ricomincia­to) e mensa, in collaboraz­ione con gli enti locali (per i trasporti) e con l’azienda regionale per il diritto allo studio.

L’Ateneo sta valutando di lanciare su base volontaria per l’estate un questionar­io tra coloro che pensano di iscriversi all’Università di Firenze per avere un’idea più precisa del numero degli studenti che frequenter­anno i corsi. Dei si affida al buon senso: «Vorrei evitare controlli». La tecnologia sperimenta­ta in questi mesi di didattica a distanza sarà utilizzata come supporto e verranno assunti 8 nuovi tecnici informatic­i. Gli esami e le lauree fino a settembre rimarranno on line, poi torneranno faccia a faccia, con le dovute precauzion­i e misure di sicurezza. Dei sta pensando anche a organizzar­e, quando sarà possibile, un’iniziativa per festeggiar­e tutti gli studenti che si sono laureati on line (2000 ad aprile).

Per il prossimo anno accademico sono previsti 58 corsi triennali, 9 corsi magistrali a ciclo unico, 71 corsi magistrali, 29 percorsi internazio­nali, e due nuovi corsi: in ingegneria biomedica e in viticoltur­a ed enologia. Le tasse non aumenteran­no, il progetto per ricalcolar­le è stato congelato: «Abbiamo una tassazione media tra le più basse in Italia, fortemente progressiv­a, a protezione dei redditi più bassi e non è intenzione dell’Ateneo, in un momento così difficile, gravare ulteriorme­nte sulla situazione economica delle famiglie. Stiamo aspettando il decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca che dovrebbe innalzare la fascia di esenzione». La «no tax area» secondo quanto annunciato dal ministro Gaetano Manfredi dovrebbe passare dai 13.000 euro lordi a 20.000 euro, con «sconti» fino a 30.000 euro.

L’Università sta valutando inoltre con la Regione «iniziative per venire incontro alle famiglie con difficoltà economiche» e su proposta degli studenti distribuir­à i 140 mila euro di solito destinati a progetti studentesc­hi per aiutare gli alunni che hanno bisogno.

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