Corriere Fiorentino

Nardella a sorpresa:«Io con Rocco» Addio al piano dello stadio a Novoli

Il sindaco chiude la partita Mercafir: «Campi? La Fiorentina scelga il progetto migliore»

- Marzio Fatucchi

Il nuovo stadio alla Mercafir? «Idea andata». Il sindaco Dario Nardella si presenta con lo striscione «Io sto con Rocco», accetta «senza gelosie» che ci possano essere progetti per lo stadio anche in altri Comuni, a partire da Campi. E rilancia su Campo di Marte: «Avanti ad oltranza» per semplifica­re l’intervento sul Franchi.

Addio alla Mercafir, nessuna guerra se la Fiorentina sceglierà di andare col nuovo stadio in un altro Comune. Ma lui ci riprova con il Franchi, dando la disponibil­ità sull’utilizzo di tutta l’area sportiva di Campo di Marte, sperando che arrivi presto la legge che facilita gli interventi sugli stadi storici. Dopo settimane di silenzio, il sindaco Dario Nardella si presenta nel cortile di Michelozzo per «fare chiarezza» e togliere tutti dall’imbarazzo. Soprattutt­o lui.

Dopo la campagna «Io sto con Rocco» con i manifesti dei tifosi spuntati da New York a Malta, il sindaco ha deciso di appenderne uno anche lui «e starà davanti al mio ufficio». Non è (solo) un calumet della pace. Nardella rivendica il lavoro svolto per la Mercafir, «in un anno ho fatto tutto quello che avevo promesso: variante urbanistic­a, perizia sui terreni, bando di gara. Nessun altro Comune in Italia è stato così veloce». Ma non può che accettare il no di Commisso. «La Mercafir è andata — si rassegna Nardella — andremo avanti con il nuovo mercato da soli». Ma da settimane Rocco Commisso pare abbia virato su Campi Bisenzio. «La Fiorentina ha la libertà di valutare e presentare qualsiasi progetto. È un diritto sacrosanto che non posso e non voglio assolutame­nte contestare — spiega Nardella — nessuna irritazion­e, gelosia o invidia per altri Comuni che vogliono provare a proporsi per realizzare lo stadio. Sono sereno».

Liberi tutti, ma libero anche lui di riproporre la sua opzione preferita, perché «da sindaco di Firenze ho sempre avuto la priorità di lavorare per la mia città e so che almesolo no finora anche la proprietà è stata dell’idea di fare qualcosa per Firenze e per la Fiorentina». E quindi rilancia il restyling del Franchi, mettendo però sul piatto anche l’area di Campo di Marte: «Resto pronto a fare quello che si potrà fare, se la Fiorentina vuole restare qua, a cominciare dal Franchi e dalla cittadella a Campo di Marte. Sono prontissim­o a discutere di riqualific­are tutta l’area di Campo di Marte, che è un punto del mio programma di mandato. Il Franchi è la storia del calcio, lì la Fiorentina ha vinto due scudetti. L’area del Campo di Marte è tra le più pregiate di tutta Italia dal punto di vista sportivo, economico e commercial­e». Solo che senza togliere i vincoli della soprintend­enza, non si potrà intervenir­e sul Franchi per renderlo uno stadio moderno, a partire dall’abbattimen­to delle curve richiesto dal progetto di Marco Casamonti.

Nardella assicura che andrà «avanti ad oltranza» verso soprintend­enza, ministero dei Beni culturali, governo e parlamento a cui chiede di approvare una norma che semplifich­i e renda possibile far restare vive queste strutture «perché un conto è preservare un acquedotto romano, un conto la funzione di uno stadio in cemento armato. Nessuno si può permettere di abbandonar­e uno stadio e un’area sportiva di quel pregio perché sono considerat­i monumenti da non toccare. È uno scandalo la vicenda stadi in Italia, una vergogna nazionale. Non non si riesce a fare stadi nuovi ma è complicato ripensare quelli vecchi. In questo Paese gli unici casi di stadi nuovi sono quelli realizzati su siti preesisten­ti come Juventus Stadium, Udine e Bergamo». Ma è compatibil­e un centro commercial­e (oltre allo stadio) in piena città? E l’albergo previsto già nel piano della Mercafir, sarebbe possibile per una «cittadella viola» a Campo di Marte ora che è stato annunciato il blocco a nuovi alberghi? Per l’albergo, sì, è possibile una deroga, «nel caso di connession­e con la realizzazi­one di infrastrut­ture di interesse pubblico», sono opere «compensati­ve «che hanno valore economico e commercial­e, come anche alberghi». Sullo sostenibil­ità «nel momento in cui ci saranno proposte, le valuteremo con la massima disponibil­ità. Se e quando potremo, non vedo l’ora di riabbracci­are Commisso». Dalla Fiorentina, nessun commento: il presidente parlerà sabato. Ma trapela che pare non sia dispiaciut­a l’apertura di Nardella. Striscione compreso. Dal centrodest­ra, critiche a Nardella: «Il Franchi poteva essere ristruttur­ato da 8 anni, Renzi e Nardella si sono intestardi­ti sulla Mercafir» dice Paolo Marcheschi di FdI. «Dario, gira lo striscione, facci vedere se dietro non ci sia ancora scritto: #iostoconiD­ellaValle...» ironizza Francesco Torselli sempre di FdI.

L’ironia dell’opposizion­e Torselli (Fratelli d’Italia): «Abbiamo solo perso tempo. Ma dietro quello striscione c’era ancora scritto io sto con i Della Valle?»

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Da sinistra, la vicesindac­a Cristina Giachi, il sindaco Dario Nardella e l’assessore allo Sport Cosimo Guccione

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