Corriere Fiorentino

Il governo: «Pronti ad aiutare l’ex Lucchini»

- Alfredo Faetti

Il governo è pronto ad «agevolare la ripresa produttiva dello stabilimen­to di Piombino» e «ad accompagna­re gli investimen­ti necessari all’ammodernam­ento degli impianti, anche prevedendo un ruolo attivo dello Stato». Sono proprio queste ultime parole a far più rumore nella nota diffusa dal Mise alla fine della videoconfe­renza tra il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e il presidente del Gruppo Jsw Steel Sajjan Jindal, a cui ha partecipat­o anche il governator­e Enrico Rossi. «Occorre da subito intervenir­e — commenta Rossi — per poi rilanciare un piano di investimen­ti di più lungo termine». La società, con la sola produzione di laminatoi, non è in grado di far fronte agli investimen­ti necessari per la fase due del progetto industrial­e. Già a gennaio il gruppo indiano ha chiesto una prima proroga di quattro mesi per la presentazi­one del piano industrial­e. Poi il Covid ha fatto precipitar­e la situazione, per cui l’azienda ha chiesto un’ulteriore proroga di un anno. L’accordo trovato con Patuanelli invece prevede la presentazi­one del piano industrial­e entro le prossime due settimane, con il governo pronto a fare la sua parte con «misure per modernizza­re lo stabilimen­to di Piombino garantendo all’azienda la liquidità necessaria per la produzione e gli investimen­ti, la definizion­e di un costo dell’energia più funzionale alla sostenibil­ità economica dell’acciaieria». Soddisfatt­i ma prudenti i sindacati. Polemico invece il sindaco Francesco Ferrari. «Spiace scoprire che il ministro dello Sviluppo economico abbia incontrato oggi Sajjan Jindal. Spiace scoprire che a quel tavolo non sia stato invitato il Comune di Piombino».

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