Il governo: «Pronti ad aiutare l’ex Lucchini»
Il governo è pronto ad «agevolare la ripresa produttiva dello stabilimento di Piombino» e «ad accompagnare gli investimenti necessari all’ammodernamento degli impianti, anche prevedendo un ruolo attivo dello Stato». Sono proprio queste ultime parole a far più rumore nella nota diffusa dal Mise alla fine della videoconferenza tra il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e il presidente del Gruppo Jsw Steel Sajjan Jindal, a cui ha partecipato anche il governatore Enrico Rossi. «Occorre da subito intervenire — commenta Rossi — per poi rilanciare un piano di investimenti di più lungo termine». La società, con la sola produzione di laminatoi, non è in grado di far fronte agli investimenti necessari per la fase due del progetto industriale. Già a gennaio il gruppo indiano ha chiesto una prima proroga di quattro mesi per la presentazione del piano industriale. Poi il Covid ha fatto precipitare la situazione, per cui l’azienda ha chiesto un’ulteriore proroga di un anno. L’accordo trovato con Patuanelli invece prevede la presentazione del piano industriale entro le prossime due settimane, con il governo pronto a fare la sua parte con «misure per modernizzare lo stabilimento di Piombino garantendo all’azienda la liquidità necessaria per la produzione e gli investimenti, la definizione di un costo dell’energia più funzionale alla sostenibilità economica dell’acciaieria». Soddisfatti ma prudenti i sindacati. Polemico invece il sindaco Francesco Ferrari. «Spiace scoprire che il ministro dello Sviluppo economico abbia incontrato oggi Sajjan Jindal. Spiace scoprire che a quel tavolo non sia stato invitato il Comune di Piombino».