Menarini, maxi investimento a Sesto
Nell’ex area Longinotti il nuovo stabilimento e 250 posti di lavoro. «Aiuto al Paese»
Un investimento da 150 milioni che porterà 250 nuovi posti di lavoro. È la scelta di Menarini che ha deciso di puntare sull’ex area Longinotti per il nuovo stabilimento farmaceutico. «Vogliamo dare una mano al nostro Paese», hanno annunciato i fratelli Aleotti raccogliendo gli applausi dei sindacati e della politica. «Altri imprenditori prendano esempio» ha commentato la capogruppo di Forza Italia alla Camera Gelmini.
«Per il nuovo stabilimento avevamo intrapreso un percorso di valutazione di varie opportunità internazionali che erano molto allettanti, non lo nascondo: ma come azionisti italiani, nell’emergenza Covid, non potevamo che fare un gesto per privilegiare il nostro Paese, dando un contributo all’economia e all’occupazione».
Lucia Aleotti, azionista di riferimento di Menarini insieme al fratello Alberto Giovanni, spiega così la scelta dell’area ex Longinotti di Sesto Fiorentino per realizzare — nel giro di tre anni — un nuovo insediamento produttivo dell’azienda farmaceutica, che dopo l’annuncio dell’acquisizione della società americana Stemline, sull’onda di un bilancio 2019 in positivo — fatturato di 3,79 miliardi di euro (+3,2%), di cui il 77% all’estero, ed Ebitda salito da 400 a 492 milioni — si appresta ora a un’operazione da 150 milioni di euro.
Tradotta in termini occupazionali, la nascita della nuova fabbrica da 40.000 mq, con tecnologie produttive innovative e i sistemi di automazione e digitalizzazione di Industria 4.0, oltre che importanti obiettivi di sostenibilità ambientale, significa 250 nuovi posti di lavoro diretti e altrettanti nell’indotto. Proprio i dipendenti, annuncia la famiglia Aleotti, sceglieranno il nome dello stabilimento,«un nome che riassuma il coraggio, la volontà e il cuore dell’Italia che vuole rialzarsi e fare squadra nei momenti più difficili». La capacità produttiva attesa è di tre miliardi di compresse all’anno, per farmaci nell’area del cardiovascolare, metabolismo e allergie. «Produrremo farmaci — spiegano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti — che sono l’essenza del gruppo Menarini, utilizzati ogni giorno da decine di milioni di pazienti in Italia e all’estero», dove l’azienda esporta il 77% del proprio fatturato.
Il nuovo stabilimento, che sorgerà in un’area acquistata da Menarini quasi due anni fa «per rispondere — fu dichiarato allora — ad eventuali future necessità dell’azienda», è fra i primi progetti destinati a beneficiare di Unlock Toscana, lo strumento che la Regione
ha annunciato per attrarre investimenti e rilanciare l’economia dopo il lockdown.
«Il progetto di Menarini assume una rilevanza strategica», spiega il presidente della Regione, Enrico Rossi, dicendo che «sarà nostra cura orientarlo verso possibili forme di sostegno nazionali ed europee». Verrà inoltre firmato un protocollo d’intesa tra azienda, Regione, Comune di
Sesto Fiorentino e Città metropolitana di Firenze per istituire un tavolo sugli aspetti ambientali, urbanistici ed infrastrutturali del nuovo insediamento.
Entusiasti i sindaci Lorenzo Falchi e Dario Nardella (il quale sottolinea il ruolo centrale mantenuto da Campo di Marte), così come l’ex ministro Maria Stella Gelmini, secondo cui l’operazione è «un’iniezione di fiducia che fa bene all’Italia. La scelta di Menarini sia da stimolo per altri imprenditori coraggiosi». Più che soddisfatti i sindacati: «È importante — sostiene il segretario generale della Femca-Cisl Toscana, Massimo Guerranti — a maggior ragione in questa fase delicata, che le aziende che non sono state toccate dalla crisi seguano l’esempio di Menarini: occorre investire in questo Paese. Menarini ha gestito questa fase con molto senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori e di tutti, non ricorrendo alla Cig ed incrementando in molti casi gli stipendi».
❞ I fratelli Aleotti Il nome sarà scelto dai dipendenti: riassumerà il coraggio e la volontà dell’Italia di rialzarsi
❞ L’ex ministro Gelmini Un’iniezione di fiducia per l’Italia, questa scelta sia da stimolo per altri imprenditori coraggiosi