Corriere Fiorentino

Una guida, un giro in carrozza E si rivedono i visitatori stranieri

Piccoli segnali di ripresa: al Bernini (5 stelle) quattro camere occupate

- Mauro Bonciani

In piazza Signoria i fiaccherai hanno la mascherina, il mimo inizia a truccarsi per poi mettersi in posa sotto il Loggiato degl i Uffizi, dove arrivano anche gli artisti in attesa di chi compri i loro quadretti o le caricature. E davanti al Perseo del Cellini e alla copia del David di Michelange­lo spuntano due piccoli gruppi di turisti, con la guida che spiega loro la storia dei monumenti, parlando inevitabil­mente dei Medici. Mentre accanto al Biancone gli invitati di un matrimonio si fanno le foto mettendo la mascherina in tasca così che sembri un giorno «normale».

Nel primo fine settimana con la possibilit­à di muoversi in tutta Italia, qualcosa si muove anche nel centro di Firenze che l’emergenza Covid aveva desertific­ato solo fino a qualche giorno fa. Non c’è la folla, né scorrazzan­o i grupponi di qualche mese fa, il silenzio è ancora la nota predominan­te in piazza della Signoria, ma i visitatori (ri)animano il centro.

Qualche decina di persone, sono le undici appena passate, si fa selfie e fotografa la piazza, mentre agli Uffizi non c’è coda per entrare e una famiglia sale sulla carrozzell­a del fiaccherai­o per un giro. «Da qualche giorno c’è un po’ di movimento, certo nulla a che vedere con dodici mesi fa — confermano dal garage di Corso de’ Tintori — Sono tutti italiani, tranne un’auto con targa tedesca, ma i signori parlano inglese. Certo senza stranieri non ce la facciamo, nessuno ce la può fare in centro, ma almeno qualche visitatore è già arrivato. Per domani (oggi, ndr) abbiamo undici prenotazio­ni; non è poco». L’Hotel Bernini, un cinque stelle che fa parte del gruppo «Duetorriho­tels», non ha mai chiuso e finalmente vede una piccola ripartenza. «Il gruppo, tranne per una struttura, ha deciso di rimanere sempre aperto, noi abbiamo avuto giorni con una sola camera occupata — spiegano alla reception — ed è prestissim­o per dire come andrà. Abbiamo qualche presenza in più, oggi quattro camere occupate su oltre sessanta, siamo forse al 10% rispetto ai mesi di alta stagione anche se tanti alberghi in città sono ancora chiusi. Chi arriva? Tutti italiani, ma anche una coppia di Svizzeri che è venuta comunque a sposarsi a Firenze, e un paio di businessma­n olandesi. Sarà importante l’apertura delle frontiere e di tutti i voli». Ieri a Peretola è ripartito il volo per Amsterdam, dopo quello per Palermo: «Ricolleghi­amo la città con l’Italia e l’Europa e speriamo presto anche con il mondo», ha twittato il sindaco, Dario Nardella.

Una tappa obbligata dei visitatori stranieri era la gelateria Vivoli, in via Isola delle Stinche, e qui sono sicuri che torneranno. «L’anno è perso, a giugno di solito facciamo 150 chili di gelato Al giorno, oggi forse 5 kg, ma i tavolini all’aperto sono un’ottima cosa. Ed è bello che i fiorentini abbiano riscoperto il centro e anche un gelato da noi — dice il gestore, Simone Gori — Abbiamo lasciato il centro agli stranieri, conosco gente che ha investito negli Airbnb ed è rovinata... Dobbiamo cambiare: noi in piazza San Simone stiamo pensando a iniziative e animazione per bambini e famiglie nei fine settimana».

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Un gruppo con guida alla Loggia dei Lanzi: ha riaperto anche il venditore di souvenir. Sotto, la coppia in carrozza
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