«SANTO SPIRITO? UN GIRONE DI UBRIACHI E DI VIOLENTI»
Gentile direttore, i residenti di Santo Spirito stanno valutando di adire per vie legali per la follia della notte di Santo Spirito, con migliaia di persone ubriache fino all’alba, che rendono impossibile il sonno dei pochi residenti rimasti. Ci sono anziani con badanti e familiari che lavorano e devono dormire, famiglie con bambini, coppie di professionisti, impiegati e operai che la mattina si alzano per andare al lavoro, giovani che studiano e si preparano ad esami di Stato o universitari.
È possibile che la vendita di asporto di alcolici e super alcolici permessi ai negozi di generi alimentari e osterie di piazza Santo Spirito, creino ogni notte l’inferno sul sagrato della Basilica e nelle vie laterali? I locali iniziano alle 16 a dare da bere a minorenni e non, assiepati sul sagrato antistante e di lato alla Basilica. Sono state demolite le transenne a difesa della porta laterale, oltraggiate la porta e la cornice in pietra, con scritte blasfeme e oscene, sfregiato l’abside e le facciate degli antichi palazzi delle strade laterali come via del Presto di San Martino e via de’ Coverelli. Padre Giuseppe Pagano è incredulo di fronte al totale abbandono in cui versa la piazza tutte le notti, in particolare da giovedì a domenica.
Non c’è nessuna istituzione che tutela la chiesa, la piazza e la proprietà privata e, soprattutto, nessuna sanzione per i locali che somministrano alcool a ripetizione e per la ressa di clienti ubriachi, alla faccia del distanziamento sociale. Il risultato dell’alcool da asporto è documentato da immagini e filmati dei residenti così come le strade che confluiscono alla Basilica sono una discarica e un orinatoio. L’idrante non passa da queste strade dove permane tutti i giorni un odore nauseabondo.
Cosa devono fare i residenti della piazza, esasperati? Rispondere a secchiate d’acqua? Assisteremo allo scontro fisico in Santo Spirito? Il proprietario di un locale ha già minacciato chi documenta con immagini.
Si ammetta la deriva e si ponga fine alla vendita di alcol da asporto e si faccia intervenire polizia, carabinieri e vigili ogni notte, perché ogni notte è sempre la stessa storia.
Per fare le multe alle signore anziane sedute sulle panchine di Santo Spirito a marzo e ad aprile, quando non si poteva uscire a causa del lockdown, c’erano vigili, carabinieri o agenti in borghese. Cosa aspettano a fare multe oggi?
Firenze è diventata la città del «chissenefrega dei residenti», «chissenefrega dei monumenti danneggiati», «chissenefrega del degrado» e dei diritti della persona.
Non sono solo poche decine le persone dopo l’una in piazza Santo Spirito. C’erano ancora migliaia di persone ubriache, stanotte, che avevano bevuto da ore in piazza e continuavano a bere dai locali ancora aperti,
Disarmati La vendita dell’alcol inizia dalle 16 fino al mattino. Noi dobbiamo rispondere con le secchiate rischiando lo scontro fisico?
osterie e alimentari, che vendono ininterrottamente dalle 16 a notte fonda bottiglie e lattine, spritz e gin tonic, vino in bicchieri di plastica, birra alla spina in bicchiere di plastica. E queste sono tutte concessioni dell’amministrazione. Bisogna viverci per capire il delirio che l’asporto di alcoolici e superalcolici ha creato in piazza Santo Spirito, che con le centinaia di tavolini ha rimpicciolito lo spazio di assembramento di migliaia — non decine o centinaia — di persone alterate. Persone che poi orinano e urlano e scrivono sui muri delle facciate della Chiesa e dei palazzi delle strade laterali fino alle quattro di mattina.
Ma se a Firenze io organizzo una festa in una casa privata, le forze dell’ordine a mezzanotte mi impongono di spegnere la musica. Perché invece in strada e in piazza tutto è tollerato fino all’alba? È stato forse abolito per Decreto il reato di disturbo della quiete pubblica nella nostra città?