Il governatore della Toscana sarà la voce «verde» dei progetti delle Regioni
Il governatore dovrà costruire il piano per la svolta green su infrastrutture e edilizia. «Pronti 1,5 miliardi»
Da Bruxelles arriva un nuovo (e importante) incarico per il presidente della Regione, Enrico Rossi. Rossi sarà il «portavoce» delle Regioni verso l’Unione Europea per sfruttare il Green Deal lanciato da Ursula von der Leyen per rendere gli edifici pubblici più sostenibili, tecnologici e per favorire l’economia circolare e la creazione di nuovi posti di lavoro. Al governatore infatti è stato assegnato dalla commissione ambiente del Comitato delle Regioni il Rapporto di iniziativa Renovation wave, che proporrà alla Commissione Europea, presieduta proprio da von der Leyen, un programma di ristrutturazione «verde» di immobili e infrastrutture a livello regionale e locale.
In pratica Rossi dovrà coordinare il lavoro per la proposta delle Regioni e poi sarà il relatore del rapporto conclusivo che va presentato entro dicembre, con un ruolo che andrà oltre la scadenza del suo mandato a Palazzo Strozzi Sacrati. Come del resto sarà per la sua vicepresidenza del gruppo socialista del Comitato delle Regioni, organo consultivo dell’Unione Europea, che durerà altri due anni. E con il rapporto il Comitato tenterà di indirizzare la politica dell’Ue a favore delle regioni e dei territori e per il sostegno di economia e lavoro.
«Sono molto contento per questa decisione vista l’importanza di questo dossier che, nella proposta della Commissione del 27 maggio, figura come prima politica quando si parla di Green Deal — commenta Enrico Rossi — Il Rapporto è importante per l’Italia, il Paese europeo più colpito dalla pandemia, e anche per la Toscana perché coinciderà con la prossima programmazione dei fondi di coesione 20212027, ben 1,5 miliardi per la nostra regione, una programmazione che dovrà tener conto anche del piano di rilancio europeo, la cui politica di coesiotolinea ne è per noi fondamentale».
Rossi nella sua precedente legislatura è stato relatore per il Comitato delle Regione sul «pacchetto per la occupazione giovanile» e questo incarico va nel segno della sua precedente esperienza. «La Banca mondiale ha pubblicato un rapporto che prevede una recessione del 9% per l’area euro e l’Irpet dice che in Toscana nel 2020 la caduta del Pil sarà oltre il 10%, pari a circa 11 miliardi di euro con perdita di circa 160 mila unità di lavoro a tempo pieno. Cadute di questo tipo non si erano mai avute e ci riportano indietro a un Pil regionale di quasi un quarto di secolo fa. Data la bassa propensione ad investire delle imprese — sotRossi — serve un forte impegno pubblico, diretto ed indiretto: facendo investimenti pubblici e sostenendo quelli privati. In questo scenario, si colloca questo rapporto di iniziativa, gli investimenti in scuole, ospedali, case di riposo, infrastrutture». E a proposito di infrastrutture, ieri il premier Conte ha nominato Rossi commissario straordinario per il ponte crollato ad aprile ad Albiano Magra.
La Regione, oltre a programmare l’uso dei fondi 2021-2027, può riprogrammare i fondi Ue non usati nello scorso settennato, circa 200 milioni, e le risorse aggiuntive arrivate per altri 55 milioni, mentre dai 55 miliardi aggiuntivi in tre anni per la politica di coesione arriveranno circa 350 milioni di euro. L’Unione Europea e le sue risorse insomma avranno un ruolo decisivo nella Toscana dei prossimi anni.
L’altro incarico Il governo lo ha nominato commissario per il ponte di Albiano Magra