Rissa a colpi di bottiglia nella via dello spaccio
È la terza in pochi giorni in via Palazzuolo. «Dopo il lockdown qui va sempre peggio»
Scene di guerriglia urbana a colpi di bottigliate in via Palazzuolo. La rissa, che ha visto affrontarsi un gruppo di spacciatori, è scoppiata all’improvviso attorno alle 21 di lunedì probabilmente a causa dello sconfinamento di alcuni pusher che, dopo essersi scambiati qualche pugno e qualche schiaffo, si sono affrontati lanciandosi bottiglie di vetro e cocci. Solo per un caso fortuito le schegge non hanno colpito i passanti e distrutto le vetrine dei negozi.
Il video della violenta zuffa è stato postato su Facebook dal «Comitato di residenti Palomar Palazzuolo» che dal 2011 denuncia l’invivibilità di quella zona a ridosso della stazione di Santa Maria Novella. Le immagini sono nitide e ricostruiscono i momenti più concitati della rissa, ovvero quando parte il lancio di bottiglie che, come si percepisce dall’audio, poi vanno a infrangersi sul muro di un palazzo. «Così non si può andare avanti», si sfoga chi vive e lavora in via Palazzuolo, perché oramai le risse sono all’ordine del giorno, iniziano tra poche persone e poi diventano un gruppo che non si controlla più. «Nel nostro rione se ne verificano almeno due a settimana, quando va bene e la situazione è calma — raccontano dal comitato — Il lockdown non ha fatto altro che peggiorare una situazione già grave e complicata di cui l’amministrazione comunale non vuole farsi carico. Le nostre tante denunce e segnalazioni a oggi non hanno portato a nulla, con il risultato che spaccio e violenze sono diventate cose normalissime, di cui nessuno più si scandalizza. L’unico problema che il Comune è stato in grado di risolvere è il rispetto della Ztl, ma per quanto riguarda la situazione dei minimarket, dello spaccio e della sicurezza non abbiamo avuto alcuna interlocuzione».
Lunedì sera i residenti hanno chiesto aiuto al 113 ma quando gli agenti sono arrivati tra via dell’Albero, via Palazzuolo e via Maso Finiguerra, del gruppo di pusher non c’era più traccia, così come dei testimoni, che sono andati via per evitare problemi e ritorsioni. «Non appena hanno sentito le sirene sono fuggiti via — conclude un esponente del comitato — Chiediamo un presidio fisso delle forze dell’ordine: solo così forse riusciremo a rendere più vivibile questo fazzoletto di Firenze».
❞ I pusher fanno quello che vogliono, episodi di violenza sono sempre più all’ordine del giorno