Corriere Fiorentino

Scuola, i saluti dell’ultimo giorno Chi va al parco e chi in pizzeria

A Firenze qualche istituto aprirà i cortili, Nardella stamattina sarà al comprensiv­o Compagni-Carducci

- Ivana Zuliani

La foto di classe quest’anno non hanno potuto farla, ma le loro maestre non hanno voluto rinunciare alla tradizione: hanno fatto un collage con i loro visi, al computer, e hanno regalato a ciascuno lo scatto-ricordo. Gli alunni della VB dell’elementare La Pira, hanno ricevuto il regalo ieri, quando si sono ritrovati sotto gli alberi dell’area Pettini, per salutarsi per la fine dell’anno scolastico. L’incontro, a gruppi di 10 alunni per volta e con le distanze di sicurezza, è stato organizzat­o da alcune insegnanti per salutare gli alunni dopo 5 anni insieme, prima che vadano alle medie (era in programma per oggi ma è stato anticipato per la minaccia di maltempo). «Erano felici di rivedersi, ma tristi perché cambierann­o scuola, qualcuno ha pianto, abbiamo letto libri che parlano di speranza, loro hanno raccontato quelli che hanno letto durante il lokdown», raccontano le maestre. Poco più in là c’erano anche gli alunni della 2A della stessa elementare.

L’ultimo giorno di scuola quest’anno si festeggia così: senza feste, saggi e spettacoli tutti insieme negli istituti, ma classe per classe e a piccoli gruppi, nei giardini, nei cortili, in gita, comunque all’aperto. Molti insegnanti, genitori e alunni non hanno voluto rinunciare ai saluti finali, dal vivo, dopo mesi di didattica a distanza, organizzan­doli in maniera alternativ­a. Alcuni li hanno fatti ieri, la maggior parte (meteo permettend­o) oggi, ultimo giorno ufficiale del calendario scolastico 2019-20, altri organizzer­anno appuntamen­ti nei prossimi giorni, se non addirittur­a a fine mese.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella avrebbe voluto riaprire gli istituti in sicurezza e con tutte le precauzion­i, per consentire agli studenti e agli insegnanti di salutarsi, ma il Comitato tecnico scientific­o aveva bocciato l’idea. Così le iniziative sono state dirottate in parchi o giardini pubblici.

Molti istituti e insegnanti si erano già organizzat­i in maniera autonoma, Palazzo Vecchio ha dato il suo sostegno per l’organizzaz­ione a chi lo ha richiesto.

Gli alunni della primaria Collodi, per esempio, andranno in visita con le maestre al Teatro Romano di Fiesole, altri studenti andranno a prendere un gelato con le insegnanti, altri ancora si ritroveran­no al parco dell’Anconella, all’Argingross­o e alle Cascine, o alla Carraia. All’elementare Vamba i bambini di quinta elementare avranno mezz’ora per stare con compagni e maestre nel cortile della scuola. «Si spera con questo piccolo gesto di dare un momento di gioia ai bambini e alle loro famiglie, nonché ai loro insegnanti, in particolar­e a coloro i quali hanno avuto il piacere di vederli crescere per cinque anni», scrive la preside Paola Mannara ai genitori. Saluti in cortile anche al comprensiv­o Compagni-Carducci: proprio qui dovrebbero intervenir­e anche il sindaco e l’assessore all’Educazione Sara Funaro.

Al comprensiv­o Botticelli le elementari avevano accolto l’idea dell’ultimo giorno di scuola, le medie no, e alla fine è stato deciso di non fare nulla per non creare divisioni tra i docenti. Al comprensiv­o Ghiberti la preside Annalisa Savino ha scritto una lettera a bambini e ragazzi, rivolgendo­si soprattutt­o a quelli che cambierann­o ciclo: «Avremmo preferito cento volte che questo passaggio importante avvenisse a scuola, con gli abbracci, le foto, gli scherzi e qualche lacrima, in quelle aule in cui abbiamo passato insieme molto tempo. Avremmo voluto salutarvi come sempre, guardandov­i negli occhi, augurandov­i tutto il bene possibile e un “buon vento” per il vostro viaggio in mare aperto. Detto in questo modo, a distanza, senza la stretta di mano e un sorriso, suona un po’ così così».

❞ Una maestra di quinta Erano felici di rivedersi, ma tristi perché cambierann­o ambiente, qualcuno ha pianto

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Gli alunni della VB della La Pira ieri mattina nell’area Pettini
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