Pioggia di fondi (anche da Bill Gates) per la start up senese dei vaccini Alla AchilleS Vaccines 46 milioni : serviranno per un farmaco anti malaria
Un finanziamento monstre da 46 milioni di euro in 5 anni su 4 progetti di ricerca d’avanguardia che lanciano la sfida al Covid-19 ma anche alla malaria e alle infezioni batteriche antibiotico-resistenti: non è più un mistero che il nuovo asse strategico intorno al quale ruota Siena siano, oggi, le scienze della vita. L’ultimo riconoscimento è quello incassato dalla AchilleS Vaccines, azienda biotech incubata all’interno della Fondazione Toscana Life Sciences e impegnata nello sviluppo di vaccini e biofarmaci ad alto contenuto tecnologico, universali e sostenibili. Il mega finanziamento — il maggiore mai assegnato a una società italiana in ambito biotech, con un acconto da 11 milioni entro l’anno — arriva attraverso il «Malaria Fund», fondo voluto dalla Commissione Europea e a cui partecipano anche la Banca Europea degli Investimenti e la Bill Melinda Gates Foundation. Con lo zampino senesissimo di Fondazione Monte dei Paschi, l’unica fondazione bancaria europea che partecipa al fondo con un milione di euro, che anche negli anni della burrasca non ha mai abbandonato l’impegno strategico sul settore delle scienze della vita.
Il traguardo si deve all’intuizione di AchilleS Vaccines che il Ceo, Riccardo Baccheschi, definisce «una squadra di rientro: professionisti che hanno deciso di tornare a Siena e cogliere l’opportunità di questo ecosistema così efficiente ed efficace». Partendo dalla lotta alla malaria che ancora oggi miete 400 mila vittime l’anno, soprattutto bambini nei Paesi in via di sviluppo. «La malaria in Occidente sembra lontana — spiega il presidente di TLS, Fabrizio Landi — ma il Covid-19 ci ha fatto capire che ci sono malattie addirittura favorite dallo stile di vita e dalle possibilità del mondo occidentale e che i tempi tra una pandemia e l’altra si stanno riducendo. Per questo la ricerca non può fermarsi».
E per questo Siena vuole essere punto di riferimento italiano, grazie alla coesistenza di Gsk, del gruppo di ricerca guidato da Rino Rappuoli e di tutte le realtà che ruotano intorno a Tls: tutte sulla «collina magica» dove oltre 100 anni fa Achille Sclavo iniziò la sua lotta alle malattie infettive, dove sono nati i vaccini contro la polio e la meningite e che può essere oggi un vero polo attrattivo e propulsore della ricerca biomedica e biotecnologica. Il lavoro di AchilleS, infatti, non si limiterà a malaria o SARS-CoV-2, ma mirerà a costruire una versatile piattaforma tecnologica per lo sviluppo di vaccini sostenibili. «Questo finanziamento — aggiunge Landi — è il riconoscimento più grande che poteva arrivare all’ecosistema senese e alla sua riconosciuta leadership in alcuni settori delle scienze della vita: Siena è un sito da proteggere e su cui investire, anche a livello nazionale».
«Quando abbiamo firmato — chiude Baccheschi — Rappuoli ci ha detto che questo progetto non può essere nato per fare una cosa sola, ma per fare la storia: speriamo di essere all’altezza di queste parole». E dell’eredità di Sclavo, per non portarne solo il nome.
Il ritorno dei cervelli È il più grande finanziamento dato a un’impresa italiana di biotech «Siamo tutti senesi tornati qui» Il ruolo di Toscana Life Sciences