Corriere Fiorentino

Paul che dici? La Nannini contro McCartney: «Rifai i concerti»

- di Edoardo Semmola

Chi sta con Paul McCartney, e critica il governo e Gianna Nannini. Chi sta con Gianna Nannini, e critica Paul McCartney. Il mondo del web ieri si è diviso in due, quasi perfettame­nte. Con nel mezzo quelli che chiedevano il conto — o almeno una risposta, una presa di posizione, se non addirittur­a un atto di generosità con mano al portafogli — a Mimmo D’Alessandro, l’organizzat­ore dei due concerti saltati dell’ex Beatles a Lucca e a Napoli. Concerti cancellati (e non rimborsati né riprogramm­ati) dal coronaviru­s. Dopo due settimane di silenzio, dopo la decisione definitiva sullo stop alla musica per tutta l’estate 2020, McCartney ha deciso di tornare a parlare del suo tour europeo smantellat­o dalla pandemia, usando toni duri nei confronti dell’Italia e del governo Conte: «È scandaloso che non rimborsiat­e i biglietti dei concerti» è stata la frase chiave del suo sfogo. Ventiquatt­ro ore dopo la rocker senese ha pensato di risponderg­li per le rime, via social: «Paul, caro Paul, non abbiamo bisogno di te che bacchetti l’Italia. Invece di cancellare il tuo concerto cosa ci voleva a recuperarl­o come facciamo noi e come fanno tanti artisti internazio­nali? La musica va aiutata in questo momento recuperand­o le date, non cancelland­ole

. Ti aspettiamo

Paul, vogliamo il tuo concerto!». Il punto sta tutto lì:

McCartney è uno dei pochi artisti internazio­nali a non aver sempliceme­nte rimandato i suoi impegni di palcosceni­co. Li ha cancellati e basta. Sul web e non solo, ieri è stato uno degli argomenti più dibattuti. La maggior parte dei grandi eventi musicali, dal Firenze Rocks delle Cascine al Lucca Summer Festival, passando per Pistoia Blues e il Musart di piazza Santissima Annunziata, sono in parte o del tutto riusciti a traslare la programmaz­ione del 2020 sul 2021. Ma siccome Paul McCartney ha scelto per l’annullamen­to, il prossimo Lucca Summer Festival non lo vedrà di nuovo in cartellone. Quindi i biglietti precedente­mente acquistati non serviranno più a niente. Ovviamente molti avrebbero chiesto il rimborso ma la D’Alessandro & Galli, forte del decreto governativ­o che ha scelto l’opzione voucher a quella del rimborso, non sembra intenziona­ta a guardare in quella direzione. «Comprendia­mo l’amarezza, il dispiacere e il disagio dell’artista» dicono dal Lucca Summer. Che sulla questione voucher specifican­o: «Questa formula di rimborso è una misura straordina­ria di cui lo staff di Paul McCartney era perfettame­nte a conoscenza da prima della cancellazi­one».

Gianna all’attacco L’ex Beatles aveva chiesto il rimborso per i suoi concerti: «Invece di annullarli, recuperali»

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