Paul che dici? La Nannini contro McCartney: «Rifai i concerti»
Chi sta con Paul McCartney, e critica il governo e Gianna Nannini. Chi sta con Gianna Nannini, e critica Paul McCartney. Il mondo del web ieri si è diviso in due, quasi perfettamente. Con nel mezzo quelli che chiedevano il conto — o almeno una risposta, una presa di posizione, se non addirittura un atto di generosità con mano al portafogli — a Mimmo D’Alessandro, l’organizzatore dei due concerti saltati dell’ex Beatles a Lucca e a Napoli. Concerti cancellati (e non rimborsati né riprogrammati) dal coronavirus. Dopo due settimane di silenzio, dopo la decisione definitiva sullo stop alla musica per tutta l’estate 2020, McCartney ha deciso di tornare a parlare del suo tour europeo smantellato dalla pandemia, usando toni duri nei confronti dell’Italia e del governo Conte: «È scandaloso che non rimborsiate i biglietti dei concerti» è stata la frase chiave del suo sfogo. Ventiquattro ore dopo la rocker senese ha pensato di rispondergli per le rime, via social: «Paul, caro Paul, non abbiamo bisogno di te che bacchetti l’Italia. Invece di cancellare il tuo concerto cosa ci voleva a recuperarlo come facciamo noi e come fanno tanti artisti internazionali? La musica va aiutata in questo momento recuperando le date, non cancellandole
. Ti aspettiamo
Paul, vogliamo il tuo concerto!». Il punto sta tutto lì:
McCartney è uno dei pochi artisti internazionali a non aver semplicemente rimandato i suoi impegni di palcoscenico. Li ha cancellati e basta. Sul web e non solo, ieri è stato uno degli argomenti più dibattuti. La maggior parte dei grandi eventi musicali, dal Firenze Rocks delle Cascine al Lucca Summer Festival, passando per Pistoia Blues e il Musart di piazza Santissima Annunziata, sono in parte o del tutto riusciti a traslare la programmazione del 2020 sul 2021. Ma siccome Paul McCartney ha scelto per l’annullamento, il prossimo Lucca Summer Festival non lo vedrà di nuovo in cartellone. Quindi i biglietti precedentemente acquistati non serviranno più a niente. Ovviamente molti avrebbero chiesto il rimborso ma la D’Alessandro & Galli, forte del decreto governativo che ha scelto l’opzione voucher a quella del rimborso, non sembra intenzionata a guardare in quella direzione. «Comprendiamo l’amarezza, il dispiacere e il disagio dell’artista» dicono dal Lucca Summer. Che sulla questione voucher specificano: «Questa formula di rimborso è una misura straordinaria di cui lo staff di Paul McCartney era perfettamente a conoscenza da prima della cancellazione».
Gianna all’attacco L’ex Beatles aveva chiesto il rimborso per i suoi concerti: «Invece di annullarli, recuperali»