Riccardo Mazzoni «Garantista in ritardo, siamo già dentro a un’altra pandemia»
«È vero, la pandemia sanitaria rischia di trasformarsi in un’inevitabile pandemia giudiziaria. Ma Enrico Rossi che lancia l’allarme non è credibile». L’ex senatore pratese Riccardo Mazzoni, protagonista di molte battaglie garantiste che hanno contraddistinto la seconda Repubblica, in gran parte combattute in Forza Italia, nel Pdl e poi in Ala – condivide le ragioni del governatore toscano. Ma lo squalifica perché «fuori tempo massimo».
Lei ha combattuto la strumentalizzazione politica delle indagini: si rischia davvero la Repubblica giudiziaria?
«Ci siamo dentro, ma soprattutto per colpa della sinistra. La magistratura condiziona la Repubblica e la democrazia con uno strabismo di fondo che colpisce soprattutto una parte e che ha mandato a casa tutti i governi che hanno tentato di riformare la giustizia».
La situazione straordinaria della pandemia aggrava questa deriva o è uno spunto per una riflessione trasversale della politica?
«La sta già aggravando: è stata messa nel mirino la Regione Lombardia, quale boccone più ghiotto del territorio tradizionalmente meglio amministrato?».
Ma nel mirino c’è anche il governo...
«Sì, ma, la china è sempre la stessa. Il Fatto Quotidiano, estensione editoriale delle procure, appena la Pm di Bergamo ha ricordato che la legge prevede che sia il governo a dover gestire le zone rosse, si è scagliato per la prima volta contro un magistrato».
Tuttavia il governatore toscano sostiene proprio che sia sempre sbagliato strumentalizzare. Non trova?
«In bocca al signor Rossi il rischio paventato che le azioni della magistratura siano strumentalizzate è straordinariamente paradossale. Lui è uno degli esponenti politici che non ha mai esitato a farlo. Benvenuto tra i garantisti, ma è poco credibile».
Se avesse cambiato idea?
«Sarebbe buon senso, ma io non gli credo».
Perché allora l’avrebbe detto?
«Il Pd ha presentato un emendamento al decreto Cura Italia per uno scudo penale ai medici e ai dirigenti amministrativo-politici della sanità, ma poi è stato ritirato. La linea però è quella. Il problema ora sono forse i comitati di persone che si stanno formando e che accusano il sistema. Ci vorrà una politica che sappia legiferare e decidere se di fronte ad una situazione eccezionale si possono varare eccezionali formule».
❞ In Parlamento Bisognerebbe decidere se di fronte a una situazione eccezionale servono eccezionali formule