Movida, mini stretta anti alcol «Stop alle bottiglie di vetro»
Vertice in Prefettura: limiti alla vendita, ordinanza in arrivo. Rafforzato il pronto intervento
Prove di regolamentazione della movida nel nuovo quotidiano post pandemia. La reazione alle immagini e ai fatti degli ultimi fine settimana ad alto tasso d’assembramento e alcol in Santo Spirito, Sant’Ambrogio e via Pellicceria, non sarà la chiusura anticipata di bar e locali, come sembrava in un primo momento, ma arriverà attraverso una stretta sui controlli e sulla vendita di alcolici in bottiglia.
Innanzitutto, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza — che si è riunito ieri sera in Palazzo Medici Riccardi e a cui hanno partecipato il prefetto Laura Lega, l’assessore alla sicurezza Andrea Vannucci, tutte le forze dell’ordine e i vigili del fuoco — ha deciso di continuare a presidiare le piazze e le strade della mala movida con vigili urbani, carabinieri, polizia, guardia di finanza e steward così da dare un ordine alle disordinate
● Venerdì scorso in piazza Sant’Ambrogio
hanno lanciato bottiglie contro le finestre dei residenti alle
● Anche in sono stati segnalati danneggiamenti
di un ristorante e macchine e parcheggiati
● Ieri il Cosp in Prefettura serate fiorentine. Una delle novità che arriva da via Cavour è il potenziamento del pronto intervento notturno, dalla chiusura dei locali fino all’alba, da parte delle forze dell’ordine, per evitare che riaccadano episodi come quello di piazza Sant’Ambrogio, dove i residenti sono stati minacciati e presi a bottigliate alle 4 del mattino dopo che si erano lamentati del baccano in strada, o di Santa Croce, con diverse attività commerciali prese di mira dai vandali.
Già da ieri sera, invece, i vigili urbani sono stati dislocati in tutto il centro della città per verificare il rispetto del regolamento Unesco per quanto riguarda la vendita di alcolici da parte dei negozi di vicinato che non è possibile dalle 21 alle 6. Il divieto sarà valido anche per i minimarket, da tempo osservati speciali per la movida selvaggia, che la sera fanno affari proprio sulla vendita di vino, birra, gin, vodka e liquori in genere mente restano esclusi invece i supermercati. «Al fine di scoraggiare comportamenti che possono recare particolare disagio ai cittadini nelle ore notturne — spiega inoltre una nota della Prefettura — è stato convenuto che il Comune di Firenze valuterà la possibilità di emanare un’ordinanza per impedire la vendita di bevande in contenitori di vetro», probabilmente sempre dalle 21, come accade, per esempio, durante concerti e partite di calcio.
Insomma, questa è la risposta delle istituzioni fiorentine alla movida che, da quando è partita la Fase 2, ha prodotto decine di denunce da parte dei residenti esasperati dal ritorno in strada del popolo della notte. Nessun passo indietro sugli assembramenti: il Comitato, ieri, ha infatti confermato che la movida dovrà piegarsi alle mascherine e alla rigida griglia del distanziamento sociale imposta dalla convivenza con il virus. Con queste nuove misure la Prefettura proverà a salvaguardare le esigenze e i diritti dei residenti del centro storico che, dopo due mesi e mezzo di lockdown, sono ripiombati nel caos della notte.