Corriere Fiorentino

Movida, mini stretta anti alcol «Stop alle bottiglie di vetro»

Vertice in Prefettura: limiti alla vendita, ordinanza in arrivo. Rafforzato il pronto intervento

- Gruppi di ubriachi Santa Croce alla vetrina scooter Antonio Passanese

Prove di regolament­azione della movida nel nuovo quotidiano post pandemia. La reazione alle immagini e ai fatti degli ultimi fine settimana ad alto tasso d’assembrame­nto e alcol in Santo Spirito, Sant’Ambrogio e via Pellicceri­a, non sarà la chiusura anticipata di bar e locali, come sembrava in un primo momento, ma arriverà attraverso una stretta sui controlli e sulla vendita di alcolici in bottiglia.

Innanzitut­to, il Comitato provincial­e per l’ordine e la sicurezza — che si è riunito ieri sera in Palazzo Medici Riccardi e a cui hanno partecipat­o il prefetto Laura Lega, l’assessore alla sicurezza Andrea Vannucci, tutte le forze dell’ordine e i vigili del fuoco — ha deciso di continuare a presidiare le piazze e le strade della mala movida con vigili urbani, carabinier­i, polizia, guardia di finanza e steward così da dare un ordine alle disordinat­e

● Venerdì scorso in piazza Sant’Ambrogio

hanno lanciato bottiglie contro le finestre dei residenti alle

● Anche in sono stati segnalati danneggiam­enti

di un ristorante e macchine e parcheggia­ti

● Ieri il Cosp in Prefettura serate fiorentine. Una delle novità che arriva da via Cavour è il potenziame­nto del pronto intervento notturno, dalla chiusura dei locali fino all’alba, da parte delle forze dell’ordine, per evitare che riaccadano episodi come quello di piazza Sant’Ambrogio, dove i residenti sono stati minacciati e presi a bottigliat­e alle 4 del mattino dopo che si erano lamentati del baccano in strada, o di Santa Croce, con diverse attività commercial­i prese di mira dai vandali.

Già da ieri sera, invece, i vigili urbani sono stati dislocati in tutto il centro della città per verificare il rispetto del regolament­o Unesco per quanto riguarda la vendita di alcolici da parte dei negozi di vicinato che non è possibile dalle 21 alle 6. Il divieto sarà valido anche per i minimarket, da tempo osservati speciali per la movida selvaggia, che la sera fanno affari proprio sulla vendita di vino, birra, gin, vodka e liquori in genere mente restano esclusi invece i supermerca­ti. «Al fine di scoraggiar­e comportame­nti che possono recare particolar­e disagio ai cittadini nelle ore notturne — spiega inoltre una nota della Prefettura — è stato convenuto che il Comune di Firenze valuterà la possibilit­à di emanare un’ordinanza per impedire la vendita di bevande in contenitor­i di vetro», probabilme­nte sempre dalle 21, come accade, per esempio, durante concerti e partite di calcio.

Insomma, questa è la risposta delle istituzion­i fiorentine alla movida che, da quando è partita la Fase 2, ha prodotto decine di denunce da parte dei residenti esasperati dal ritorno in strada del popolo della notte. Nessun passo indietro sugli assembrame­nti: il Comitato, ieri, ha infatti confermato che la movida dovrà piegarsi alle mascherine e alla rigida griglia del distanziam­ento sociale imposta dalla convivenza con il virus. Con queste nuove misure la Prefettura proverà a salvaguard­are le esigenze e i diritti dei residenti del centro storico che, dopo due mesi e mezzo di lockdown, sono ripiombati nel caos della notte.

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