Corriere Fiorentino

Piccole imprese a caccia di prestiti Accolte più di 33 mila domande

A fare la parte del leone le richieste di liquidità sotto i 25 mila euro

- Leonardo Testai

Le misure del Governo a sostegno della liquidità hanno generato in Toscana da metà marzo a fine maggio, 1,3 miliardi di euro di importo finanziato complessiv­o, in base alle domande delle imprese accolte dal Fondo centrale di garanzia: un dato poco sotto il 7% del totale nazionale, e dunque in linea con il peso del credito al settore produttivo regionale. È quanto emerso dall’ultima riunione dell’Osservator­io regionale per l’analisi dell’andamento delle iniziative a sostegno del credito, istituito l’8 maggio scorso, a cui partecipan­o i prefetti della Toscana, Banca d’Italia, Abi, Agenzia delle Entrate, Unioncamer­e, e le associazio­ni di categoria.

Secondo quanto ha comunicato ieri la Prefettura di Fioperazio­ne. renze, le domande accolte sono state 33.565 a fronte di 34.178 istanze pervenute, con 8.808 richieste di garanzie presentate (e 8.656 accolte) dalle sole Pmi con sede a Firenze.

A fare la parte del leone, in termini di numero di richieste, sono le istanze inferiori ai 25mila euro, che a livello regionale e metropolit­ano pesano per il 93% del totale: in termini di importo, esse rappresent­ano il 42% dei finanziame­nti relativi a Firenze, e il 49% di quelli del territorio regionale. È quindi emerso al tavolo che se la Toscana è al quinto posto nazionale per numero di operazioni, e al sesto per l’importo complessiv­o, la regione risulta dodicesima a livello nazionale per importo medio della singola

Manca tuttavia un dato toscano (e anche nazionale) in merito all’erogazione: secondo le stime regionali ipotizzate al tavolo c’è ancora un certo ritardo, tale che l’erogazione è effettivam­ente avvenuta solo per circa metà delle domande accolte dal 17 marzo al 29 maggio, con una forbice anche un po’ più ampia per le imprese più piccole, che hanno registrato maggiori difficoltà nel definire le domande.

Nel corso della riunione in videoconfe­renza, quindi, è stata rimarcata la necessità di «garantire sempre maggior efficacia e rapidità al percorso di esame delle richieste di accesso alle iniziative finanziari­e messe in campo dai provvedime­nti varati dal Governo», sostiene la Prefettura fiorentina. «Dobbiamo garantire che in questa fase così delicata — osserva il prefetto Laura Lega -— i flussi finanziari a imprese e famiglie siano regolari e costanti. Altrimenti si fa più concreto il rischio di usura, con il ricorso a canali creditizi opachi. Il nostro è un impegno volto a salvaguard­are il tessuto produttivo locale».

Le elaborazio­ni della Banca d’Italia presentate all’incontro indicano che «nella fase iniziale del fermo produttivo — afferma la Prefettura — le imprese hanno gestito lo choc di liquidità principalm­ente attraverso un maggior utilizzo delle linee di credito in essere. Con la progressiv­a attivazion­e delle misure governativ­e di sostegno, le richieste di nuovi finanziame­nti, volti a fronteggia­re in modo più struttural­e lo stress finanziari­o legato alla crisi, sono state ampiamente accolte».

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