Corriere Fiorentino

«Una nuova legge per il Franchi? La demolizion­e resterà vietata»

Il soprintend­ente Pessina sull’intervento parlamenta­re: lo stadio un bene culturale

- Marzio Fatucchi

Nuovi contatti tra la Fiorentina e il soprintend­ente Andrea Pessina, ma dall’autorità del ministero dei Beni culturali a Firenze arrivano due messaggi. Ed il primo è netto: «Il Parlamento è sovrano — spiega Pessina a Lady Radio — esiste però una legge a monte, il Codice dei beni culturali e del paesaggio, che discende direttamen­te dall’articolo 9 della Costituzio­ne». E quindi «resta a mio avviso vietata la distruzion­e e la demolizion­e di beni culturali. Il Franchi, anche se è una costruzion­e di inizio ‘900, è a tutti gli effetti un bene culturale, si trova nei principali testi di storia dell’architettu­ra».

Un giudizio netto, un messaggio alla Fiorentina. Ed al Comune, che aveva puntato su questa norma per provare a rilanciare il restyling del Franchi. Un giudizio che però cozza con l’analisi che aveva fatto, sempre sul Codice dei beni culturali (di cui è stato docente) dal sindaco Dario Nardella, che aveva ricordato come la tutela resta fortemente collegata all’utilizzo del bene vincolato stesso, condensato in un esempio: «Un acquedotto romano non si tocca, uno stadio va fatto vivere».

Il secondo messaggio di Pessina è diplomatic­o: resta «la disponibil­ità a coniugare esigenze della società con quelle delle tutela. Ma se questi progetti non ci vengono sottoposti, non possiamo sostituirc­i né alla club né al Comune», cioè il proprietar­io dell’immobile, l’unico che si è esposto chiedendo un chiariment­o dei vincoli per capire i margini di manovra di un eventuale progetto di restyling.

Pessina poi risponde alle critiche, arrivate anche da Rocco Commisso (anche se una telefonata con Joe Barone pare abbia rasserenat­o il clima): «Si sta cercando di ributtare sulla soprintend­enza una responsabi­lità che non ha: quell’edificio era già vincolato indipenden­temente dalla soprintend­enza, noi abbiamo solo cercato di chiarire le ragioni del vincolo. Ma è sbagliato continuare a dire che sugli edifici vincolati non si può intervenir­e: si può intervenir­e ma bisogna fare un progetto». E comunque «sappiamo che se la Fiorentina abbandona il Franchi sarebbe una sconfitta per Firenze. Vorremmo evitarlo: ma non ci si può arroccare dietro un solo progetto, questo non vuol dire davvero cercare una soluzione». Insomma, soluzioni alternativ­e e ne discutiamo.

❞ La risposta a Rocco Non ci si può arroccare dietro un solo progetto, questo non vuol dire cercare davvero una soluzione al problema

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Lo stadio Artemio Franchi costruito nel 1931 da Pierluigi Nervi
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