Pallacanestro donne, ora Firenze punta all’A2
La società del presidente Corsini ha chiesto il passaggio di categoria per meriti sportivi
Il progetto è ambizioso: riportare dopo 8 anni il basket femminile in serie A, in una città affamata di canestri. È la sfida della PFF Pallacanestro Femminile Firenze, club giovane e rampante fondato nel 2016 ma già in grado di vincere imbattuto due campionati di serie B (arrendendosi solo negli spareggi promozione) e di dominare l’attuale stagione (19 successi in 19 gare) conclusa anzitempo per l’emergenza Covid-19. «Diciamo che la serie B ci va un po’ stretta, quindi abbiamo inoltrato richiesta a FIP e Lega per l’ammissione alla A2 per meriti sportivi — spiega il presidente Francesco
Casini — l’obiettivo è rilanciare il basket, dare nuovo lustro al movimento, e posizionarci come punto di riferimento per il territorio. Non aspiriamo a fare i numeri della pallavolo ma pensiamo che la risposta degli appassionati non tarderà a giungere».
I rumours che arrivano dall’ambiente cestistico sono incoraggianti, le difficoltà economiche del momento potrebbero obbligare alcune società del girone sud della A2 (nel quale militano anche le altre toscane San Giovanni Valdarno, Massa e Cozzile, Livorno) a rinunciare all’iscrizione al prossimo torneo. La decisione sull’accoglimento della richiesta di Firenze è attesa tra la fine di luglio e la prima metà di agosto. «Il salto di categoria — aggiunge Casini — implicherebbe un approccio al semi professionismo ma già adesso il nostro club, per struttura e mentalità, si accosta più a una serie A2 che a una B. Disponiamo di una foresteria, in prima squadra militano due straniere (le spagnole Carreras e Mira,
ndr) oltre a una giocatrice con trascorsi in serie A come Elena Camazzola. Abbiamo messo in piedi una collaborazione con una società prestigiosa come la Reyer Venezia. Il progetto piace perché poggia sulla solidità del settore giovanile. E siamo convinti che una serie A2 contribuirebbe a rafforzare la base e ad arginare il fenomeno dell’abbandono della disciplina, che a livello femminile presenta numeri più alti rispetto al maschile».
Qualora il sogno diventasse realtà si renderebbero necessari rinforzi tecnici ed economici, oltre a nuovi adattamenti logistici: la squadra di coach
Stefano Corsini dovrebbe essere ritoccata nell’organico (nel frattempo è ufficiale la partenza dell’ala Francesca Evangelista per Livorno), servirebbe il contributo di un robusto sponsor (da affiancare agli attuali Palagiaccio, Assiboni e Villoresi) e nel rispetto del regolamento sulla capienza degli impianti il PalaAffrico non potrebbe più ospitare le gare interne. «La scelta ricadrebbe sul palazzetto di San Marcellino, che è sempre stata la casa della pallacanestro femminile — conclude Casini — non dico che riusciremo a renderlo esaurito, ma ce la metteremo tutta. Il basket in rosa ha un forte appeal a Firenze».