Corriere Fiorentino

Gogna sul web

Su un sito porno 179 foto di donne rubate sui social Tre denunce a Prato e Firenze

- di Valentina Marotta

Fotografie normali di persone qualunque. Istantanee innocenti, scattate in riva al mare o di fronte a una torta di compleanno e postate su Facebook e Instagram. Ma qualcuno aveva rubato quegli scatti e li aveva postati su un sito di incontri zeppo di contenuti porno. Ora la pm Ester Nocera ha chiuso l’inchiesta sui ladri di immagini: nelle scorse settimane l’avviso di conclusion­e delle indagini è stato notificato a un impiegato pratese di una compagnia di assicurazi­oni, 36 anni, e a due fiorentini, 49 e 27 anni. I primi due hanno già chiesto di patteggiar­e la pena, per il terzo è partito un decreto di citazione a giudizio.

A fare partire le indagini, una pioggia di denunce alla polizia postale di Firenze nell’autunno 2018. Centosetta­ntanove donne adulte e ragazze, anche minorenni, che hanno scoperto, per caso, di essere finite sulle pagine di thephica.net, dopo un servizio della trasmissio­ne televisiva «Le Iene». Nel programma Mediaset, si raccontava la storia dei «circoli chiusi» sul web in cui vengono condivise immagini senza il consenso delle persone e in cui si dà sfogo alle peggiori perversion­i sessuali.

Infatti, nel sito, alle foto delle donne del tutto ignare, si accompagna­vano commenti osceni degli utenti. Accanto allo scatto della giocatrice di pallavolo spunta un volgare «Che f…! è l’amica della mia ragazza… un giro ce lo farei». Anche la giovane immortalat­a con un abito elegante per andare a una festa incassa commenti che alludono alla violenza sessuale: «L’ho avvistata l’ultima volta all’Otel. Sapete dirmi dove la trovo?». Aggiunge un altro internauta: «Aspetto che faccia buio e l’aspetto». Non manca sul sito l’invito a postare altre immagini: «Chi scambia con me foto di amiche di Firenze ???? amiche di fb...». Spesso foto di donne con il volto visibile, nome e cognome e indirizzo. Con il rischio che qualche utente potesse decidere, prima o poi, di incrociare la loro strada.

Gli investigat­ori hanno ricostruit­o il viaggio degli scatti dai social network fino al sito e sono risaliti così all’impiegato. Rubava — hanno ricostruit­o le indagini — immagini di vita privata di amiche e di sconosciut­e e poi, con uno pseudonimo, le pubblicava sul sito a luci rosse. Tutte operazioni che, pare, svolgesse, dal pc dell’agenzia di assicurazi­oni, mentre era al lavoro. Quando nei mesi scorsi, gli investigat­ori hanno perquisito la sua abitazione e l’ufficio, nel fiorentino, sono spuntate centinaia di foto tutte «archiviate». Volti di donne con tanto di nome e cognome, indirizzo e, talvolta, anche il numero di telefono. Immagini finite sotto sequestro.

In pasto al web Sotto gli scatti commenti volgari e pericolosi: «Quella l’ho vista all’Otel, sapete dirmi dove la trovo?» «Aspetto che faccia buio e poi...»

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