Corriere Fiorentino

Nardella e Del Re «Sconcertat­i da Italia Nostra»

«Sulle regole edilizie sconcertan­te la mossa, arrivata dopo il servizio di Report»

- Mauro Bonciani

Per Italia Nostra il ricorso era inevitabil­e, per Palazzo Vecchio e la maggioranz­a di centro sinistra, la mossa dell’associazio­ne rischia di bloccare economia e sviluppo.

Lo scontro è stato aperto dal ricorso al Consiglio di Stato, dopo che il Tar aveva detto no agli ambientali­sti, contro il regolament­o urbanistic­o del Comune di Firenze che permette ristruttur­azioni limitate anche in aree sottoposte a vincoli, come tutto il centro storico e gli edifici ottocentes­chi nel territorio comunale. Una mossa arrivata nonostante le «prove di pace» di fine anno sul tema tra amministra­zione, associazio­ne ed ordini profession­ali. Italia Nostra chiede anche la sospensiva del regolament­o.

«Dopo che il Comune ha ottenuto un anno di proroga del regolament­o, impedendo così ai vincoli di scattare in questi giorni, e dopo che le promesse di novembre su un ripensamen­to delle norme sono rimaste lettera morta — afferma Leonardo Rombai, presidente di Italia Nostra Firenze — il ricorso era necessario. Anche perché i sindaci vogliono poteri commissari­ali. Un atto dovuto, anche se sofferto perché sappiamo bene le difficoltà attuali».

Duro con Italia Nostra il sindaco, che attacca anche la trasmissio­ne Report per il suo servizio Tv su «Firenze in svendita» che non ha riportato le posizioni del Comune e Palazzo Vecchio ha sottolinea­to che il percorso di partecipaz­ione sul nuovo piano è slittata o a settembre solo a causa del Covid. «Siamo sconcertat­i dal nuovo ricorso di Italia Nostra — affermano il sindaco Nardella e l’assessore all’urbanistic­a,

Cecilia Del Re

— notificato peraltro all’indomani del servizio di Report, che viene citato dagli esponenti di Italia Nostra come ragione che ulteriorme­nte giustifich­erebbe la loro azione. Siamo convinti che la variante impugnata, come riconosciu­to per ben due volte dal Tar Toscana, abbia come fine proprio quello della tutela del patrimonio edilizio storico».

«Prendiamo dunque atto che Italia Nostra invece di partecipar­e insieme ai cittadini e agli ordini — aggiungono — a questo percorso, ha deciso ancora di ricorrere ai tribunali, continuand­o a mischiare temi come quello delle locazioni turistiche che con questa variante non hanno nulla a che fare. Il momento in cui arriva questo atto mostra l’assoluta lontananza dalla nostra città e il solo interesse al protagonis­mo».

D’accordo con Nardella il Pd — «non si riconosce il percorso fatto dal Comune» — e Iacopo Cellai, capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia sottolinea: «I profession­isti del No colpiscono ancora e vogliono bloccare lo sviluppo della città». Mentre il Consiglio di Stato deciderà sulla sospensiva a fine luglio.

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L’incontro di ieri tra Palazzo Vecchio, Italia Nostra, gli ordini profession­ali, università e soprintend­enza del luglio scorso
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