Si torna al Maggio, insieme a Mehta
Pereira: un ciclo Schubert dal 17 per dare un segnale. Si entra in 200, e c’è anche la diretta streaming
La voce, affannata per aver lavorato in corsa, di Alexander Pereira non nasconde l’emozione: «Il Maggio riparte» e, prima fondazione lirica in Italia, riapre la sua sala da mercoledì 17 giugno fino al 7 luglio con un programma importante che vede arrivare anche Zubin Mehta — sei volte sul podio — alle prese con un ciclo sinfonico dedicato a Schubert, Daniel Barenboim al piano a interpretare con lui il concerto n. 3 di Ludwig van Beethoven e con la sala — di norma capace di ospitare 1.800 persone — aperta solo a 200 spettatori.
«Volevamo dare un segnale. Speriamo che vengano in tanti — dice il sovrintendente — e per chi non potrà entrare ci sarà la possibilità di seguire i concerti in diretta streaming sulla piattaforma Idagio». I prezzi variano molto: la poltrona dentro costa 100 euro, il biglietto per la connessione da remoto 9,90. I concerti si svolgeranno tutti alle 20.
Il programma, che vedrà sul podio anche Daniele Gatti — sabato 27 giugno con due sinfonie di Haydn e il terzo atto (sena 3) dall’Orfeo ed Euridice di Gluck — parte con un tris del maestro Mehta che, da lunedì, sarà a Firenze a provare con la sua orchestra. Non le sinfonie di Beethoven, come era previsto se fosse andato in scena il programma del Festival, ma le sinfonie di Schubert: «Per due ragioni — spiega ancora Pereira — intanto perché abbiamo in animo di recuperare tutto il programma Beethoven in autunno e poi perché abbiamo pensato, sera per sera, a delle partiture musicali, che interpretino il momento tragico vissuto e insieme aiutino la gente a ritrovare un’anima positiva pur senza giubilare. Abbiamo scelto un programma viennese perché pensiamo a Vienna c’è sempre un po’ di malinconia ma in queste partiture c’è anche il colore giusto per rinascere». L’incipit, il 17 sera, con Zubin Mehta sul podio a
❞ È la prima fondazione lirica a riaprire, i biglietti costano 100 euro in sala e 9.90 per l’on line sulla piattaforma Idagio
❞ Presto presenteremo due opere in forma di concerto alla Cavea Ma per l’autunno abbiamo bisogno di 700 spettatori
dirigere To the memory of an Angel di Alan Berg che vedrà come violino solista Leonidas Kavakos — «anche questa una scelta in linea con quanto si diceva prima» aggiunge Pereira — e la Quarta sinfonia di Schubert. Questa prima si avvale anche di uno sponsor, la Allianz, «e altri ne cercherò per finanziare il resto del programma che richiede spese maggiori e introiti minori visti gli ingressi in sala ridotti» aggiunge il sovrintendente.
Sabato 20 Mehta torna a dirigere l’orchestra del Maggio coinvolgendo anche coro e voci soliste — tra cui Eva Mei come soprano — con Mozart: Exsultate, jubilate, Krönungsmesse, Ave verum corpus e l’ottava, Incompiuta, di Schubert. Martedì 23 è la volta della terza di Schubert e a seguire il Concerto numero tre di Beethoven per il quale Mehta si esibirà con Barenboim. Sabato
27, sì è già detto, è la serata di Daniele Gatti.
E poi un’altra tripletta di Mehta: martedì 30 dirige i Sei pezzi per orchestra di Webern e la Nona di Schubert, venerdì 3 luglio ancora Schubert, l’Ouverture da Rosamunda la Principessa di Cipro e la quinta sinfonia, e musiche di Alan Berg dal Wozzeck, e martedì 7 luglio la Missa in tempore belli di Haydn e la Sinfonia numero 6 di Schubert. «Presto — conclude il sovrintendente Pereira — presenteremo due opere in forma di concerto in programma alla Cavea. Poi entro luglio spero di sapere se la ripresa d’autunno ci consentirà di avere più spettatori in sala. Perché sia sostenibile una programmazione me ne servono almeno 700, sennò non si può fare».