Italia Viva toglie il veto, la «lista Giani» prende quota
Si aprono più spazi per la «lista Giani», quella collegata al candidato presidente della Toscana per il centrosinistra che finora non è nata, soprattutto per l’opposizione di Italia Viva. Nel vertice di coalizione di giovedì, il primo dopo quasi due mesi a causa della pandemia, è emersa la necessità di avere sei liste a sostegno del candidato — oggi sicure sono solo quattro — così da replicare il modello che ha portato alla vittoria Bonaccini in Emilia Romagna e da coprire tutto il ventaglio dell’offerta politica, mobilitando per il candidato governatore Eugenio Giani (nella
foto) quasi 500 candidati in un voto che prevede le preferenze. Da qui l’opportunità della lista del presidente, evocata da Azione, a cui i renziani non hanno posto veti, ma solo chiesto di spiegare il perché della sua necessità. Il mosaico delle liste vede certe quelle di Pd, Iv, della sinistra e degli ex grillini di area Pizzarotti, mentre ancora mancano una lista riformista-liberista, dove dovrebbero confluire Psi, +Europa, Verdi, laburisti ed altri raggruppamenti, e la lista Giani. E a entrambe le liste il Pd potrebbe dare una mano a raccogliere le 4.000 firme necessarie per presentarsi. Obiettivo, fare comunque presto con un accordo complessivo e condiviso, visto bene anche dalla sponda romana dei dem. Cioè avere le sei liste, ognuna con 80 candidati, già fatte a metà luglio così da entrare subito in campagna elettorale, prima del suo avvio ufficiale.