Corriere Fiorentino

Palazzo viola

Barone candidato in Lega: «Alla Serie A servono riforme»

- di Stefano Rossi

Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, ha ufficializ­zato ieri la sua candidatur­a al ruolo di consiglier­e della Lega di Serie A. «Mi piacerebbe molto, vorrei mettere a disposizio­ne la mia esperienza americana — ha confessato a Radio Rai — ho parlato con tutti i presidenti, ho dato la mia disponibil­ità. Ho entusiasmo e voglia, credo nel calcio italiano: maschile femminile, Serie A, B, C e dilettanti». Ancora è presto per scoprire quali sono i programmi che Joe Barone vuole portare avanti, ma le prime indicazion­i sono chiare e riguardano lo sviluppo soprattutt­o dei club del livello della Fiorentina che sono dietro le grandi. Una traccia può essere individuat­a nello mondo americano. «Si deve lavorare sui diritti televisivi, centri sportivi, nuovi mercati, social media: tutto aiuta a crescere. Il calcio italiano dagli anni ’90 fino al 2010 era conosciuto a livello mondiale. Poi i diritti tv in Inghilterr­a hanno permesso loro di acquistare grandi giocatori», ha aggiunto il dirigente viola. Resta centrale il tema del ruolo

❞ Gli esponenti del Carroccio Abbiamo fatto un sopralluog­o al Franchi, non sappiamo se voteremo l’emendament­o Di Giorgi sugli stadi, forse proporremo un nostro testo sul modello delle leggi per Italia ‘90

della Lega, in netta minoranza al tavolo del consiglio federale. «Oggi la Lega ha i numeri e i poteri che ha, se vorremo portare cambiament­i dobbiamo fare qualcosa».

Alcuni mesi fa Commisso aveva caldeggiat­o l’apertura di un ufficio della Lega a New York, ma non è mai stato aperto. Allo stesso tempo Barone ha riconosciu­to il lavoro fatto da Paolo Dal Pino, presidente dell’associazio­ne e da Gabriele Gravina, numero uno della Figc. In questo primo anno di gestione Commisso sono nati buoni rapporti, certificat­i nel giorno dell’anniversar­io dell’arrivo di Rocco: i due presidenti gli hanno mandato un video di auguri. Barone poi si è soffermato anche sul mercato, «per fortuna con Pradè ci siamo mossi in anticipo con acquisti importanti a gennaio». Sulla ripresa del campionato: «Tornare a giocare significa voler finire la stagione e quindi mi auguro che tutto fili liscio, ma ci vorrà la massima attenzione». Barone in realtà aveva parlato anche prima, al Franchi, rispondend­o ai cronisti. «La proposta del Ridolfi? Sono cose di cui la Fiorentina non è al corrente, non so chi butti fuori queste notizie. Stiamo aspettando il decreto tenendo conto dell’opzione che abbiamo a Campi». Il dg viola ha parlato mentre al Franchi era in corso un sopralluog­o della Lega, non di calcio ma quella di Salvini. Un modo per dimostrare vicinanza alla Fiorentina, criticare «le lungaggini di Nardella», parlare del «dramma delle condizioni dell’impianto» e ribadire che occorre trovare un modo per ristruttur­arlo. Voteranno a favore dell’emendament­o di Rosa Maria Di Giorgi (Pd) per semplifica­re gli interventi sugli stadi monumental­i? Il deputato Guglielmo Picchi prima lo vuole approfondi­re «ma potremmo noi presentarn­e uno che ricalchi la legge per gli stadi dei Mondiali 90», per una «vera semplifica­zione». Nell’attesa, Barone ribadisce: «Campi? È una cosa reale. Vogliamo arrivare ad una decisione il più presto possibile, vediamo chi ci arriva prima».

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 ??  ?? Joe Barone direttore generale della Fiorentina e da sempre collaborat­ore di Rocco Commisso in tutte le avventure imprendito­riali negli Stati Uniti
Joe Barone direttore generale della Fiorentina e da sempre collaborat­ore di Rocco Commisso in tutte le avventure imprendito­riali negli Stati Uniti

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