«Corro un rischio, ma non potevo tirarmi indietro»
Paola Lo Prete, 62 anni, da 14 insegna inglese al Michelangiolo di Firenze, ed è una delle docenti che hanno fatto domanda per fare il presidente esterno di commissione degli esami di maturità (è stata assegnata al Rodolico).
In molti si sono tirati indietro, lei ha fatto domanda. Perché?
«Nei tre anni scorsi ho già fatto il presente di una commissione d’esame, volevo misurarmi con questa nuova esperienza».
Lei sarebbe considerata, per età, un soggetto a rischio contagio, come peraltro molti suoi colleghi. È preoccupata?
«I problemi non si possono evitare, ma si possono risolvere se si fanno le cose con scrupolo. Mi sento relativamente forte per capire le problematiche che potrebbero emergere: sulla sicurezza non si può far finta di nulla».
Sarà un esame particolare...
«Ci sarà un nuovo approccio, ma sarà un esame ufficiale e quindi va mantenuto il rigore e in più c’è il tema sanitario da tener presente. Ma se ci siamo abituati alla didattica distanza possiamo abituarci a tutto».
Pensa che il timore di contagio possa creare brutti scherzi agli esaminandi?
«Spero che non ci siano problemi anche se la mente umana è imprevedibile. La paura è legittima, Ma se un ragazzo dovesse avere un crollo emotivo si cercherà di supportarlo, i docenti interni sanno come valutarlo».
Caldo e mascherina, per tante ore al giorno, renderanno più difficile esami e riunioni per le commissioni.
«Le mascherine sono un grosso problema. La sanificazione, l’impossibilità di usare dei testi cartacei, complicheranno le cose e allungheranno i tempi: 60 minuti di colloquio, sono una bella maratona ma fa parte del nostro lavoro. Io avrei preferito non farli in questa maniera gli esami ma se il Ministero ha deciso così è nostro dovere fare il nostro lavoro al meglio».
❞ Paola Lo Prete Ho 62 anni e so di essere nella fascia d’età più delicata però volevo misurarmi con questa nuova esperienza I problemi si possono risolvere