«Finalmente potremo rivedere i nostri prof»
A Marco Francini è all’ultimo anno del Istituto Tecnico Galilei di Arezzo ed è emozionato per quest’esame di maturità tutto nuovo. «Da quando è iniziata la didattica a distanza abbiamo fatto anche interrogazioni on line, ma è complicato avere un dialogo. In presenza c’è un altro clima, riesci a vedere le espressioni dei docenti, a dialogare. Finire poi l’anno senza rivedere i professori, così all’improvviso, sarebbe stato brutto».
Ti è mancato andare a scuola?
«Sì, era anche uno svago, stavi con i tuoi amici, cinque ore passavano veloci, a casa in quarantena a far lezioni on line è stato difficile».
A esaminarvi saranno tutti membri interni tranne il presidente di commissione esterno, vi rassicura?
«Il fatto che ci siano i nostri professori, non rende l’esame più facile ma ci fa sentire più sicuri, perché ci conoscono, sanno cosa abbiamo fatto negli anni precedenti, e noi conosciamo loro, sappiamo come comportarci, cosa preferiscono sapere, come prepararci».
Sei preoccupato per il rischio di contagio?
«Io faccio l’indirizzo sanitario, sapevo già prima cosa è un virus e come fare a proteggermi, poi l’argomento è stato approfondito durante la didattica a distanza. Ho amici che fanno informatica: ho dato consiglia loro su come comportarsi per prevenire il contagio, mentre loro mi hanno dato consigli su come fare didattica on line, e aggiornare il mio vecchio computer. Per l’esame un po’ di rischio c’è, ma non abbiamo paura, se si è scelto di fare così, le scuole saranno preparate e prenderanno precauzioni. L’uso di mascherine e gel igienizzanti anche se non combatte il virus, rende più difficile al virus diffondersi».
Studiare a distanza come è stato?
«Manca il confronto con i compagni e i professori. E anche per gli insegnanti spiegare da uno schermo non deve essere stato facile».
❞ Marco Francini Parlare un’ora non sarà facile, però lo faremo davanti agli insegnanti che ci conoscono bene ed è un elemento di tranquillità