Corriere Fiorentino

Tavolini, richieste verso quota 500 In centro cancellati 88 posti auto

E i parcheggi di compensazi­one promessi ai residenti? Per ora non ci sono

- M.F.

Sono arrivate a 470, e forse saliranno a 500, le richieste di spazi esterni per tavolini da parte dei ristorator­i in tutta la città. Circa il 60% è fuori dal centro storico, anche se dentro le mura sono soprattutt­o i «progetti speciali» a farla da padrona: gruppi per piazze o richieste di pedonalizz­azioni. C’è stata un’impennata negli ultimi giorni (tra venerdì e ieri sono arrivate altre 70 richieste). Diverse di queste sono ancora appese al parere degli uffici della mobilità e della Prefettura. Si tratta degli 81 «progetti speciali» che hanno ripercussi­oni particolar­i, in alcuni casi anche la pedonalizz­azione: per questi, ancora si dovrà aspettare le verifiche ed il placet della prefettura e del Comune. Alcuni di questi potrebbero partire già tra giovedì e venerdì. Ma per avere un quadro completo, ci vorranno due settimane. Praticamen­te, tolti i progetti speciali, fuori dal centro un ristorante su 4 ha chiesto spazio per i tavolini, il 9% in centro (ma qui sono concentrat­i buona parte dei «progetti speciali, alla fine la percentual­e dovrebbe alzarsi abbondante­mente). Ma quanti sono quelli che hanno chiesto di occupare stalli di sosta, cancelland­o i posti auto? Un dato complessiv­o non c’è, ma nel centro storico i posti auto «mangiati» dai tavolini aggiuntivi sono (a ieri) 88: di questi, 60 nella zona di qua d’Arno, dalla stazione a Santa Croce. Sette nel «castrum», intorno a Duomo e piazza

Un tavolino «estremo» in Borgo San Jacopo. A destra, gli spazi auto occupati in via Sant’Agostino della Repubblica. In Oltrarno, 21 posti in tutto tra cui sei in via dell’Orto, uno sul lungarno Torrigiani, due in via dell’Ardiglione, in via dei Serragli, in via del Tiratorio e in via Sant’Agostino, due anche in via di Camaldoli, uno in piazza del Carmine.

Non tutti i ristoranti hanno chiesto due posti (o gli sono stati concessi), in diversi casi hanno occupato solo un posto auto. Per questi posti, il sindaco Dario Nardella aveva promesso una compensazi­one, ossia il tentativo di trovare parcheggi alternativ­i, visto che anche 88 posti possono essere (molto) preziosi in un centro storico in cui ci sono 5.500 stalli di sosta per 18 mila residenti con permesso auto (e ora, senza Ztl notturna, arrivano anche tante auto da fuori). L’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti assicura che stanno monitorand­o la situazione ed i livelli di traffico, ancora inferiore al prelockdow­n, cercando soluzioni alternativ­e, ma complicate proprio per la situazione soprattutt­o in Oltrarno. In pratica, per il momento, di compensazi­oni non ce ne sono, né in centro né fuori: ma Giorgetti sostiene che «in tutto l’Oltrarno si tratta, tranne via dell’Orto, di uno-due posti auto per alcune strade». Certo, se l’aumento delle richieste proseguiss­e, alla fine sarebbe davvero un problema per i residenti parcheggia­re fino a settembre.

Ma almeno, i tavolini hanno aiutato i ristorator­i?

«Ci sono segnali positivi. Senza tavolini avrebbero perso almeno il 50% dell’attuale fatturato, inferiore a quello precedente» spiega Lapo Cantini della Confeserce­nti. Che conferma che, visti i primi successi, altre richieste arriverann­o: «Dieci progetti sono nati solo negli ultimi giorni, ma arrivano anche altre richieste singole». Anche perché «dentro al locale non vuole mangiare nessuno, anche se dentro c’è distanza, misure previste, se è areato. Nulla: è un motivo psicologic­o». E quindi «si supererann­o tranquilla­mente le 500 richieste. Molti progetti unitari sono partiti dopo. Ce ne sono altri previsti a San Lorenzo, San Frediano, si sta muovendo piazza Pitti. Ma anche in piazza San Pier Maggiore».

Sotto esame Sono 81 i «progetti speciali» in attesa del parere di Palazzo Vecchio e della Prefettura per le loro specificit­à

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