Corriere Fiorentino

Un ragazzo ai ragazzi: «Oltre la movida c’è di più»

Leonardo, 18 anni, alla presentazi­one del suo libro nella chiesa di San Felice: «Inseguire i valori»

- E.S.

❞ Semplicità, solidariet­à, spirito di carità Solo così possiamo avere un futuro diverso: si devono scardinare le cattive abitudini

No, la movida no. E sì all’impegno sociale. Lo ha detto un ragazzo di 18 anni, Leonardo Margarito. Che è anche uno scrittore. Lo ha detto alla chiesa di San Felice di fronte al pubblico che ascoltava la presentazi­one del suo precoce primo libro, autoprodot­to, «Ho sposato la vita».

Che è una sorta di autoesorta­zione a fare della propria esistenza un esempio di impegno sociale. Nonostante «io abbia l’ambizione di fare l’avvocato e buttarmi in politica», spiega. La prossima settimana affronterà l’esame di maturità al liceo Rodolico e ha colto l’occasione per fare un appello a quanti tra i suoi coetanei sono usciti dalla fase del lockdown con talmente tanta «fame di vita» da gettarsi a capofitto negli svaghi. Invece di dedicarsi «a cose più importanti». Quelle che — spiega — ogni giorno fa grazie alla parrocchia. «Durante il lockdown con la parrocchia ogni sera alle 19 andavo a fare la spesa e portavo generi alimentari ai bisognosi, spesso prendendo il cibo invenduto». Poi, finita l’emergenza, si affaccia sulla sua Santo Spirito e vede che tutto è tornato alla «normalità». Piazze piene, degrado. «Vorrei contribuir­e a rendere l’Oltrarno migliore, è una realtà complicata ancorché bellissima».

E riflette: «Abbiamo un concetto sbagliato di movida che dovrebbe invece richiamare la sensazione di festa giovanile dopo la liberazion­e dalla dittatura franchista. Io inseguo invece i valori di semplicità, solidariet­à e spirito di carità, i valori che i giovani dovrebbero incarnare se vogliamo un futuro diverso». Ma anche a lui piacerebbe ogni tanto bersi un mohito. «Ha un buon sapore», sorride. Ma la priorità è «scardinare cattive abitudini». «Per divertirmi leggo un libro. O lo scrivo. Oppure mi metto a discutere con i ragazzi dell’Oratorio di San Filippo Neri dei nostri problemi e difficoltà». Leonardo è coordinato­re delle attività dell’oratorio. Insieme al babbo. E fanno anche attività teatrali e i centri estivi musicali. «La fidanzata ce l’ho, gli amici con cui andare in giro anche. Frequentia­mo Santa Croce e San Lorenzo, Santo Spirito che è la mia casa soprattutt­o. Andiamo al bar anche noi e a mangiare la pizza. Ma è diverso lo spirito con cui interpreti­amo queste cose».

Un ragazzo normale sotto tanti punti di vista. Ha pure l’abbonament­o allo stadio «e mi scappa qualche parolaccia solo quando giochiamo contro la Juventus», ammette. Suo fratello poi canta in un coro al Duomo «ma la musica a me non interessa, preferisco assistere a un dibattito politico». Infatti per un periodo è stato molto vicino a Italia Viva. Per una «vecchia» amicizia con Matteo Renzi e soprattutt­o con Gabriele Toccafondi. «Anche se ora un po’ mi hanno deluso: perché sono uno studente di liceo e in questa fase politica tutti hanno pensato a tutto tranne che alla scuola».

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Leonardo Margarito, 18 anni, ha presentato nella chiesa di San Felice il suo libro «Ho sposato la vita»

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